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   Zinalrothorn, 30/08/2009
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Onicer  celtico   
Regione  Svizzera
Partenza  Zermatt  (1616 m)
Quota attacco  3200 m
Quota arrivo  4221 m
Dislivello della via  1020 m
Difficoltà  AD ( pendenza 30° / III in roccia )
Esposizione in salita Sud-Est
Rifugio di appoggio  Rothornhutte
Attrezzatura consigliata  da alpinismo (se "ci si arrangia" nell'arrampicata, non serve fare doppie)
Itinerari collegati  nessuno
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento ..per la verità la "spedizione" era cominciata in modo catastrofico...: l'addetto alla pompa dell'area di servizio"Verbano Ovest" che ci assicura un sabato e domenica da diluvio soprattutto in montagna (ma vaff...), poi l'auto di Ilario che muore in autostrada prima di Domodossola (carro attrezzi, pompa dell'iniezione da sostituire, auto da lasciare dal meccanico, tre ore perse, arrivo a Zermatt verso le 13,30 con auto noleggiata e salita di 1700 metri di dislivello alla Rothornhutte sotto il sole pomeridiano leggermente alterati per quanto successo...). Se non altro il posto è magnifico, il rifugio bellino e i due giovani gestori (ragazzo e ragazza) molto simpatici e premurosi; mai visto le candele su ogni tavolo in un rifugio d'alta quota... Domenica mattina, colazione alle ore 4,00 e partenza dietro un buon numero di cordate lungo un breve tratto del Rothorngletscher, per poi risalire a sinistra un canalino roccioso di 2 grado. Sbucati dal canalino si risale obliquamente la parete su traccia di sentiero e dopo aver superato due nevai si arriva sulla stretta e panoramica cresta di neve alla quota di 3900 metri (da qui si può ammirare la parte finale della scalata); la si percorre sul filo quasi pianeggiante fino ad arrivare all'arrampicata vera e propria. Abbandonando la cresta, sempre salendo e puntando a sinistra, si attraversa in diagonale la parete sud fino a raggiungere l'evidentissimo canale che porta alla forcella del Gabel (noi l'abbiamo trovato completamente senza neve- attenzione: in queste condizioni risalirlo in arrampicata di 2 grado stando sulle rocce a sinistra del canale al riparo dalle innumerevoli scariche di sassi-). Arrivati alla forcella, risalire il filo di cresta per una trentina di metri e aggirare poi sulla sinistra un salto verticale scendendo di un paio di metri per poi risalire in cresta su passaggi di 3 grado esposti ma mai veramente impegnativi (2 chiodi e qualche fittone). Da questo punto rimane solo da aggirare l'antecima e scavalcare alcuni "dossi" e si è in vetta! Bellissima la visuale con Cervino, Weisshorn, Obergabelhorn, Dent Blanche, Monte Rosa, ecc ecc). La discesa è avvenuta con qualche sosta di troppo a causa dei soliti incroci tra cordate in salita e in discesa oltre che alle varie scariche di sassi nel canale sotto il Gabel.
Alla fine di tutto si è rivelata una scalata bellissima (dopo la tensione del sabato ci voleva!).
Note:
- la salita al rifugio comporta 1700 metri di dislivello però il sentiero è molto bello e soprattutto in discesa non è massacrante
- durante la salita alla vetta bisogna mettere e togliere i ramponi per tre o quattro volte a secondo dell'innevamento
- il canale del Gabel l'abbiamo trovato detritico, ma per buona parte dell'anno è nevoso e si può risalirlo senza problemi
PS: un saluto ai soci Piemontesi conosciuti al rifugio, di cui uno incontrato casualmente anche sul Gran Combin (è piccolo il mondo!!)
foto 1: la vetta con l'evidente canale sulla sinistra
foto 2: la cresta finale
foto 3: Cervino e Obergabelhorn
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