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Ringelspitze , 01/04/2012 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Federico |
Gita | Ringelspitze |
Regione | Svizzera |
Partenza | Vallis (980 m) |
Quota arrivo | 3247 m |
Dislivello | 2300 m |
Difficoltà | OSA |
Esposizione in salita | Sud-Est |
Esposizione in discesa | Sud-Est |
Itinerari collegati | nessuno |
Neve prevalente | Trasformata |
Altra neve | Marcia |
Rischio valanghe | 2 - Moderato |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Il Ringelspitze è il punto più alto del canton San Gallo, una guglia spettacolare che grazie alla sua forma appariscente ed alla sua posizione isolata sopra le vallate circostanti è una delle vette più ammirate della Svizzera orientale.
Come gita sci alpinistica è senz’altro particolare e penso che solo pochi italiani la conoscano. Gita tecnica, lunga e completa con la parte alpinistica finale da non sottovalutare. Io la conoscevo per una perlustrazione al passo la scorsa estate mentre Ginetto l’aveva salita 20 fa con gli sci ed è lui che si è fatto promotore della salita. La montagna si trova a NW rispetto al Kunkelspass che collega, con percorso anche sterrato e transito previo permesso il paese di Vallis (circa 20 Km da Bad Ragaz) con Tamins (8 Km da Coira). Salendo da Vallis (ciorca 950 m s.l.m.) la valle è esposta a nord e quindi è più facile trovare neve fino ad arrivare in prossimità del passo. Attualmente la strada (asfaltata) è sgombera dalla neve e non ancora aperta. Pertanto abbiamo dovuto camminare per 4,5 Km prima di calzare gli sci e rifarlo anche al ritorno. L’itinerario si sviluppa soprattutto dalla Ringelsptzhutte (2000 m circa) percorrendo dapprima dei traversi abbastanza esposti alla caduta di valanghe che devono essere affrontati con neve dura. Poi salendo progressivamente ed inoltrandosi verso NW nella valle si raggiunge Sandboden a circa 2500 m. Da qui con leggero giro in senso orario e su pendii più sostenuti si raggiunge a circa 3000 m l’inizio del canale che dà accesso alla cresta finale. Questo è da percorrere con attenzione anche se non è “estremo”. Dall’uscita una breve e facile cresta porta sotto il salto finale con evidente cavo metallico. I primi metri sono impegnativi ed il cavo verticale non è di molto aiuto (scivoloso con i guanti). Poi si arriva agevolmente in vetta. Possibilità di calata diretta su bei anelli (serve una corda da 30 – calata da 15 m) o da più in basso per evitare il saltino sopradescritto. Sviluppo complessivo: 30 Km Partecipanti: i Ginetti, Roby, njek ed io Foto 1: la vetta con il tracciato del canale da risalire Foto 2: nel canale in salita Foto 3: dall’uscita del canale la cresta. Il bollo rosso indica l’inizio del cavo metallico che si segue fino in vetta. |
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