Home Gallery
Reports
Scialpinismo
Escursionismo
Roccia
Ghiaccio e Misto
Mountain Bike
Archivio
Itinerari
Scialpinismo
Escursionismo
Roccia
Ghiaccio e Misto
Fenio...menali
Forum
Ricerca
   Laghi di Porcile + cima dei Lupi e cresta Nord al Cadelle, 12/07/2015
Inserisci report
Onicer  Vezz   
Gita  Laghi di Porcile + cima dei Lupi e cresta Nord al Cadelle
Regione  Lombardia
Partenza  San Simone - Baita del Camoscio  (1700 m)
Quota arrivo  2483 m
Dislivello  1350 m
Difficoltà  F
Rifugio di appoggio  Ogni prato è buono per la tenda
Attrezzatura consigliata  Un aspiramosche per la cena
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Buono
Commento E' pomeriggio inoltrato quando, lasciata l'auto nei pressi della Baita del Camoscio, nella conca di San Simone, ci incamminiamo per verdi pascoli alla volta del passo Tartano. Il percorso iniziale è notoriamente in falsopiano e l'abbiamo scelto apposta tale. Sulle spalle abbiamo tutto l'occorrente per la notte: la tenda sarà per me un piacevole rifugio, per lei una prima piccola avventura.
Nemmeno 500 passi, e la suola della scarpa sinistra della mia compagna ha un impeto di ribellione: la abbandona, completamente scollata. Ne passano 501 (di passi) e anche la destra, solidale, decide di fare altrettanto. Tamponiamo l'inconveniente, stringendo e legando il tutto con un cordino gentilmente messo a disposizione da un malgaro.
Superate le baite dei Fontanini però, risulta evidente che l'artigianale rimedio nulla potrà per il prosieguo della gita. Provvidenziale l'incontro con un numeroso oratorio: in men che non si dica le calzature sono ben fasciate da un nastro adesivo. Nulla può più fermarci.
Svoltiamo allora per la valletta tra Lemma e Valegino. Le gru di San Simone non sono più visibili e lo scenario è rilassante e gradevolissimo. In tutto ciò gioca un ruolo determinante la radente luce della sera di una giornata tersa, non certo comune per la stagione. Procediamo su un comodo sentiero fra l'erba alta, traendo estrema soddisfazione dalle dolci armonie del paesaggio, per una volta liberi dalla schiavitù della fatica.
Tale emancipazione raggiunge l'apice al passo di Tartano, quando alla delicatezza del paesaggio si aggiunge quel tocco di inesplorata eleganza: in tutti questi anni non sono ancora stato ai laghi di Porcile.
Scendiamo in Valtellina quando anche l'ultimo pescatore fa rientro alla sua baita. La conca è tutta per noi, e il giaciglio lo sceglieremo a nostro piacimento. Una divagazione al lago alto, ci permette di apprezzarne i mille variopinti riflessi. La planata verso il lago inferiore, ci dona un sussulto di gioia, amplificato dalla dorata luce del tramonto. Il montaggio della tenda e un pediluvio in un'acqua sorprendentemente tiepida, precedono il sempre magico momento della cena.
In silenziosa contemplazione, osserviamo le nuvole cambiare forma laggiù oltre la costiera dei Cech.
Mentre il cielo si punteggia di stelle più o meno luccicanti, entriamo sempre più in consonanza con la natura. Alla prima stella cadente ci rintaniamo in tenda, con l'interrogativo non risolto di dove vadano a dormire le mosche.

L'indomani, abbandono la tenda di buon ora, per cimentarmi in un giretto improvvisato. Risalgo a vista l'avancorpo occidentale di quella che ritengo essere la cima dei Lupi. Il terreno è un misto di erba e roccia, ripido e nel complesso divertente. In meno di un'ora sono in cima a rimirare sagome orobiche, purtroppo viziate da velature di inizio giornata. Non proprio quello che mi aspettavo.
E allora giù verso la bocchetta dei Lupi.. e su per la cresta nord del Cadelle. Che io sappia, nessuno che conosco l'ha mai percorsa, eppure sembra fattibile. Andiamo a vedere.
Aggirato il primo gendarme, mi insinuo in un canalino erboso fin sul filo di cresta. Da qui è tutto un progredire a quattro zampe. Il tratto più ostico è costituito da una liscia placca di tre metri, malamente inclinata, da disarrampicare (vecchio cordone in loco). Risulta tutto sommato ben appigliata se affrontata sullo spigolo.
Breve pausa sulla vetta e giù verso il passo Porcile e la tendina dove qualcuno sembrava dormire ancora.

Alle 9.00 siamo in partenza, diretti (io ancora una volta) alla bocchetta dei Lupi. La pendenza non è delle più riposanti e per quieto vivere mi sciroppo per buona parte il doppio zaino. :-)
Al passo, un'arietta ci dà la spinta per la discesa in una val Madre fiorita a puntino. Con una nuova risalita siamo al passo Dordona dove ci aspettano babbo, cugina e un paio di scarpe nuove. Insieme trotterelliamo sul sentiero piuttosto piano che, attraverso il lago delle Trote, ci deposita al Montebello per il definitivo ricongiungimento famigliare.

FOTO:
1- Salendo al passo Tartano, in un tripudio di fili d'erba.
2- La luce dorata della sera ci regala un sussulto di gioia al nostro arrivo al lago intermedio di Porcile.
3- Lungo la discesa in val Madre, con alle spalle il Cadelle da me poco prima salito.
Report visto  2279 volte
Immagini             

[ Clicca sulla foto per ingrandire ]
Fotoreport  Clicca qui per andare al foto-report