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Zucco Pesciola mt.2098 (canale della Madonnina) e Zuccone Campelli mt.2161 (canale dei Camosci)., 31/01/2015 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | piccolo giò |
Gita | Zucco Pesciola mt.2098 (canale della Madonnina) e Zuccone Campelli mt.2161 (canale dei Camosci). |
Regione | Lombardia |
Partenza | Ceresola (Valtorta) (1340 m) |
Quota arrivo | 2161 m |
Dislivello | 1050 m |
Difficoltà | F |
Rifugio di appoggio | Rifugio Lecco |
Attrezzatura consigliata | n.d.. invernale. |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Dopo un mesetto di ‘fermo’ volontario per guarire da una fastidiosa distorsione al ginocchio, colgo l’occasione di una bella rimpatriata per rientrare in ‘pista’ e la scelta ricade sui bellissimi Zucconi che sono la cartolina ‘vivente’ della bellezza che la natura sa esprimere e cioè nella conca dei Piani di Bobbio.
Partiamo carichi ed entusiasti dal piazzale di Ceresola (sopra Valtorta) con temperatura invernale (-10) ma l’effetto freddo durerà giusto il tempo di una decina di minuti, così seguiamo la stradina innevata che sale dolcemente fino ad incrociare le piste da sci, poi rapido cambio di pendenza risaliamo i due ‘muri’ che portano velocemente nei pressi del Rifugio Lecco. Ci fermiamo qualche minuto al sole per un breve pit-stop e per godere del tepore del sole prima di immergerci di nuovo nell’ombroso Vallone dei Camosci. Indossiamo le ciaspole e ci portiamo nei pressi del conoide roccioso che come una Y divide i due canali e che ci appresteremo a salire una volta indossati i ramponi. Saliamo per primo il ‘canale della Madonnina’ che porta allo Zucco Pesciola, la salita si svolge su pendenze non molto sostenute ma alterna tratti con neve consistente ad altri dove invece si sprofonda, comunque è breve e poco dopo sbuchiamo al colletto dove a destra e per cresta sale il percorso finale che porta alla vetta. Dopo una breve sosta ridiscendiamo il canale fino in fondo, dove, dopo un breve traverso verso destra ci porta all’imbocco del ‘canale dei Camosci’, porta d’ingresso per la successiva salita allo Zuccone Campelli. Questo canale è più ripido e con maggior sviluppo del primo, con un saltino roccioso a metà (oggi lo si supera agevolmente) e maggiormente incassato, solo verso l’uscita si allarga e ci deposita al colletto, questi è ampio e lo percorriamo con brevi saliscendi fino ad una evidente spaccatura (uscita del canale Sem) che raggiugiamo con l’aiuto di catene. Proseguiamo ora superando alcune facili balze rocciose fino ad arrivare ad incrociare l’uscita della ferrata Minonzio, qui si aggira verso destra una paretina e in breve porta alla bellissima e panoramica vetta. Ora, dopo lunghi tratti percorsi all’ombra, è il sole che la fa da padrone, così riuniti di nuovo dopo qualche tempo ci raccontiamo le ‘ultime’, tra aneddoti ricordi e risate, passeremo più di mezz’ora a crogiolarci e a rifocillarci beatamente in vetta. Poi come spesso accade, il lento rientro al punto di partenza e dove per finire la piacevole giornata, c’era ad attenderci una favolosa crostata che bagneremo degnamente con dell’ottimo spumante……………. evviva la montagna ed evviva gli amici. Partecipanti: giovanni (piccolo giò) anna (dagli occhi blu) giuseppe ( beppe) giovanbattista (batti). Foto 1 – Madonnina del Pesciola con dietro lo Zuccone Campelli Foto 2 – uscita del canale dei Camosci con il Resegone sullo sfondo Foto 3 – il gruppo sullo Zuccone Campelli |
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