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Monte Cimone, variante "dopo il corso", 24/04/2021 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Peggy |
Regione | Lombardia |
Partenza | Valbondione (900 m) |
Quota attacco | 2100 m |
Quota arrivo | 2530 m |
Dislivello della via | 300 m |
Difficoltà | AD+ ( pendenza 80° / III+ in roccia ) |
Esposizione in salita | Nord-Ovest |
Rifugio di appoggio | Rifugio Curò |
Attrezzatura consigliata | Corda, ramponi, 2 picche, nut, un paio di Friends piccoli |
Itinerari collegati | nessuno |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Sono da poco passate le 6 del mattino quando con Paolo e Fabio partiamo dal parcheggio di Grumetti verso la strada che conduce al Rifugio Curò, la nostra meta di oggi è il Monte Cimone, l'itinerario di salita la variante "dopo il corso" al classico canale Nord-ovest; e la speranza è ovviamente quella di trovare un po' di ghiaccio.
Il passo è subito sostenuto e raggiungiamo velocemente la valanga che porta poi all'ingresso del canale, mettiamo i ramponi ed iniziamo a risalirla, davanti ci son 3 ragazzi diretti al classico nord ovest, ma il fondo è quasi sempre ottimo ed anche questa salita risulta veloce. Eccoci così al bivio dove escono le picche e la pendenza inizia finalmente ad aumentare. Una rampa di ghiaccio e neve pressa porta al primo salto: esce la corda e parte Fabio, la neve stretta tra le paretine sul fondo del canale è cotta quindi sale a sinistra sulla paretina (III+), cercando una fessura per proteggere il passo, ma i friend e le viti da ghiaccio capiamo subito che oggi servono a poco, erano meglio un paio di chiodi e qualche nut 😅. Una volta fuori la neve torna migliore, trova posto per una sosta e lo raggiungiamo: chi provando lo stretto passaggio su neve cotta (io) chi seguendo i suoi passi sulla paretina (Paolo); continuo in conserva fino al secondo saltino e lo passo a destra per una stretta goulottina a 65⁰ (neve non sempre bellissima) ed uscita su roccette (II), e proseguo fin sotto il terzo saltino. Riparte Fabio ed anche qui il ghiaccio è magro (80⁰) ma con delicatezza passiamo velocemente anche questo ed alla sosta ci sleghiamo per proseguire nel facile canale superiore (50⁰-55⁰) nella rigola appena accennata, in alto invece di uscire a sinistra prendiamo il pendio a destra per uscire più diretti sull'antecima, seguiamo la crestina, scendiamo al colletto dove esce il nord ovest e gli ultimi 30 mt ci portano sulla cima dove ritroviamo i ragazzi incrociati sulla risalita della valanga. Noi ci fermiamo poco che la discesa è lunga e la neve inizia a mollare, invece però di scendere per la valcerviera puntiamo ai pendii a sinistra dell'uscita, che avevamo addocchiato in precedenza e che dovrebbero portarci di nuovo bassi sulla valanga. Ora la neve è molle e nel primo tratto sfondiamo non poco, poi scendiamo guardando a destra e sinistra il passaggio migliore tra i vari salti, e seguendo lingue di neve svalangate la situazione migliora, ad un saltino dobbiamo spostarci un poco verso destra per trovare il passaggio tra neve ed erba, poi riprendiamo la valanga ed in un attimo siamo alla sua base. Il breve tratto di classico sentiero lo passiamo chiaccherando e sognando altre salite per la stagione. |
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