Home Gallery
Reports
Scialpinismo
Escursionismo
Roccia
Ghiaccio e Misto
Mountain Bike
Archivio
Itinerari
Scialpinismo
Escursionismo
Roccia
Ghiaccio e Misto
Fenio...menali
Forum
Ricerca
   Grignetta - Cresta Cermenati, 28/12/2013
Inserisci report
Onicer  Pierpaolo   
Gita  Grignetta - Cresta Cermenati
Regione  Lombardia
Partenza  Piani Resinelli (LC)  (1300 m)
Quota arrivo  2177 m
Dislivello  900 m
Difficoltà  EE
Rifugio di appoggio  Nessuno
Attrezzatura consigliata  Normale da escursionismo + ramponi e piccozza
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Tanta neve fresca in quota e di conseguenza altrettanti pericoli ci consigliano di andarci cauti in montagna. Si ma, dove andiamo allora? Ci corre in aiuto on-ice a districare i nodi. Grazie a un prezioso report veniamo a conoscenza del fatto che la Cresta Cermenati della Grignetta è stata tutta tracciata dal ripetuto passaggio di escursionisti, ci impieghiamo perciò poco a decidere che proprio questo itinerario sarà la nostra meta odierna, consci peraltro del fatto che una traccia battuta sarà provvidenziale proprio oggi che il tempo è previsto in peggioramento durante il corso della giornata. Giunti ai Piani Resinelli ci incamminiamo decisamente motivati e incuriositi dalla possibilità di tastare con mano una Grignetta in versione profondamente invernale. Come di consueto su questo percorso, guadagniamo quota abbastanza velocemente. Nella parte bassa del sentiero siamo ancora fuori dalle nebbie che risultano ben presenti volgendo lo sguardo verso l’alto, calpestando neve che man mano diventa sempre più consistente sotto i nostri piedi, fino al punto in cui decidiamo di calzare i ramponi per avanzare con maggiore sicurezza. A poco meno della metà della salita, come previsto, ci immergiamo nei banchi nuvolosi e la visibilità di conseguenza cala, fino a diventare quasi nulla. Inizia anche a nevicare con folate di vento e il tutto assume perciò un connotato più ostile e selvaggio. Continuiamo la nostra progressione e ci rendiamo conto di quanto le tracce fatte tra ieri e oggi siano provvidenziali, perché a tratti sarebbe davvero difficile orientarsi correttamente, se non impossibile. A un certo punto arriviamo dove il tracciato taglia un ripido pendio a mezza costa sotto la cresta, carico di neve. Sono all’incirca trenta metri da superare prima di andare a riprende la cresta vera e propria, ma complice anche l’atmosfera spettrale ci pare inquietante e non esente da pericoli. Dopo qualche titubanza decidiamo di passare comunque, uno per volta, fino a esserne fuori. Non ho conoscenze approfondite della Cermenati e di tutte le sue eventuali insidie più nascoste, ma sono rimasto francamente sorpreso nel constatare che in queste condizioni riservi più insicurezze di quanto potessi immaginare. Comunque sia riprendiamo l’ascesa con il precedente ritmo, affrontando brevi tratti dove l’inclinazione aumenta considerevolmente al punto da doverci aiutare con le mani. Nel frattempo il paesaggio intorno a noi, per quel poco che riusciamo a vedere, si è fatto artico. Neve e ghiaccio sono infatti incrostati ovunque, peccato solo che la visibilità scarsissima appunto non ci faccia godere appieno di tale spettacolo. Arriviamo in dirittura di arrivo, dove dovrebbe trovarsi il breve tratto attrezzato con catene poco sotto la cima, ma come ipotizzavamo durante la salita di catene oggi non ce n’è neanche l’ombra, sepolte sotto l’abbondante coltre nevosa. Le difficoltà, nonostante ciò, non aumentano e in breve tempo siamo a pochi metri dalla croce di vetta che raggiungiamo prestando cautela a qualche passaggino un po’ affilato. Ci fiondiamo all’interno del Bivacco Ferrario per rifocillarci qualche minuto, non ce la prendiamo comoda perché il meteo è sempre più avverso e abbiamo qualche timore che neve e vento possano cancellare le tracce in alcuni punti, cosa che ci creerebbe difficoltà di orientamento. Facciamo dunque retromarcia senza troppi indugi, seguendo fedelmente la via di salita e mantenendo sempre immutata l’attenzione. Perdiamo quota rapidamente fino a risbucare nuovamente fuori dalle nebbie, la neve a terra così come velocemente aumentava di spessore salendo di quota altrettanto rapidamente diminuisce scendendo, riflettiamo così su quale netta differenza di scenario e di condizioni ci siano oggi nello spazio praticamente di pochi metri. Torniamo ai Resinelli accompagnati da una nevicata intermittente che a tratti si spinge fin quaggiù, contenti per un’escursione che sebbene non ci abbia fatto apprezzare un grande scenario, ci ha invece nel suo piccolo e con le condizioni odierne fatto provare sensazioni da alta montagna.

Foto 1: paesaggio artico all'incrocio con il Sentiero Cecilia
Foto 2: condizioni avverse
Foto 3: in vetta con visibilità pari a zero
Report visto  2275 volte
Immagini             

[ Clicca sulla foto per ingrandire ]
Fotoreport