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   Monte Foppabona, 08/12/2013
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Onicer  Livio   
Gita  Monte Foppabona
Regione  Lombardia
Partenza  Introbio  (591 m)
Quota arrivo  2082 m
Dislivello  1620 m
Difficoltà  EE
Rifugio di appoggio  Rif. Buzzoni, Rif. Grassi
Attrezzatura consigliata  da escursionismo, ramponi
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Buono
Commento La domanda che ci si era posti sabato era la seguente: meglio fare chilometri e chilometri per una skialp su neve così così, o un bel giro in stile autunno-inverno, magari relativamente dietro casa? Alla fine ha vinto la seconda opzione.
Domenica mattina raggiungiamo Introbio e lasciamo l'auto al parcheggio nei pressi della stazione dei Carabinieri. Qui un segnavia indica la traccia per il rifugio Buzzoni: si sale nel bosco sino a raggiungere le Baite di Nava, dove si incrocia il sentiero nr. 19 che sale da Barzio. Da qui iniziamo a trovare tratti con placche di neve e ghiaccio, ma è dall'Alpe Teagiolo che la copertura nevosa diventa praticamente continua.
Dopo un caffè e qualche chiacchiera con gli altri ospiti del rifugio (che salutiamo) riprendiamo a salire, ed al Passo di Gandazzo c'immettiamo sulla Dorsale Orobica Lecchese (nr. 101): il vento dei giorni scorsi ha lavorato molto nel rimaneggiare il manto nevoso ma le condizioni sono buone. Al Passo del Toro l'accumulo di neve ventata è di circa 50-60 cm, ma per fortuna si tratta di neve abbastanza portante, e le catene sono comunque scoperte: si passa quindi senza particolari problemi.
Dal Monte Foppabona iniziamo la discesa sfruttando il divertente pendio nevoso a nord-ovest della vetta fino a raggiungere, dopo aver attraversato il fondo valle, il sentiero nr. 27 che scende in destra orografica dalla Bocchetta di Foppabona. (Lungo il pendio da noi usato per la discesa, tratti ripidi con crosta nevosa molto dura rendono necessario l'uso dei ramponi).
Essendo prevalentemente in ombra, il sentiero nr. 27 è caratterizzato da innevamento abbastanza continuo fino al punto in cui esso scollina verso la Valsassina (quota 1370 circa); da qui a Introbio si cammina invece su uno spesso tappeto di foglie.
Gran bel giro in compagnia di Giorgio (on-icer: supeimonti), Vittoria e del pastore belga Argo.
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