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| Cima della Laurasca e Cima di Cortechiuso, 10/03/2011 | Tweet |
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| Onicer | claus_
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| Gita | Cima della Laurasca e Cima di Cortechiuso |
| Regione | Piemonte |
| Partenza | Fondo li Gabbi (1200 m) |
| Quota arrivo | 2195 m |
| Dislivello | 1200 m |
| Difficoltà | BSA |
| Esposizione in salita | Nord |
| Esposizione in discesa | Nord |
| Itinerari collegati | nessuno |
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| Neve prevalente | Farinosa |
| Altra neve | Variabile |
| Rischio valanghe | 2 - Moderato |
| Condizioni | Buone |
| Valutazione itinerario | Ottimo |
| Commento | partito moolto presto alla volta del sempione per fare il Griessernuhorn da Egga, giunto là trovo ventaccio da W. Fanculo, la minchiagita non mi avrà mai, piuttosto mi ritiro in una bettola a scofanarmi di cibo!
. scendo a Domodossola città meditando sul da farsi. Bognanco...no non mi và. Devero, nun c'ho voja. Lampadina, vado in Vigezzo poi strada facendo vedrò il da farsi. . Risalgo la val Loana fino a Fondo li Gabbi. In questi ombrosi versanti settentrionali appena passi i 1000m c'è un'ottimo innevamento. Posto meraviglioso, selvaggio e isolato. 0 persone viste, tanti animali. Tempo perfetto. . Parto sparato per recuperare il tempo perso. Arrivato al passo di scaredi (bel bivacco) panorama folgorante. Proseguo per la cima della Laurasca, ma l'ultimo balzo prima di rimontare sulla cresta SW è troppo carico. Mancava pochissimo ma pazienza, proseguo il mio giro. Ampio semicerchio e mi porto alla base della Cima di Cortechiuso. Pala finale ripida ma sicura e così esco in cima...Meraviglia..un balcone sul parco nazionale della Valgrande, da qui lo si abbraccia tutto in uno sguardo. Una sequenza caotica di rocce, dirupi e canali, montagne irte, corrugate e labirintiche. Tracce di camosci e rapaci in cielo. Ci potrei stare delle ore qui. All'orizzonte non manca nessuno dalla Francia alla bergamuschia. . Viene l'ora di scendere. che pulver! dalla cima bel pendio-canale ripido e poi splendidi e dossoni. Figata!! . Il percorso è spezzato a metà da una scoscesa barra che consiglio di superare sia in salita che in discesa lungo il sentiero estivo. . In discesa prendo una stupida-stupidissima variante che mi causa un bel po' di probemi. La sequenza è: bosco ripido, bosco oscenamente ripido, colouir con rischio di infilarsi in mega buchi..quando diventa cascata di ghiaccio forse è il momento di levare di gli sci. Fortuna che ho portato una picca da cascata e dei ramponi seri. Mio malgrado sono costretto a buttare giù gli sci. poi inizio delicatamente ad arrampicare in discesa. Passa un tempo che non saprei quantificare, lungo sicuramente, e raggiungo un bel pendio. Gli sci sono ancora interi. ottimo! mi posso godere ancora un po' di polvere. Poi rientro sul fondo della valle. Altra bella giornata di avventura e selvaggio. Posto spettacolare, merita proprio! Tante volte avevo studiato la zona sulla carta ma poi non avevo mai concretizzato. Grazie al vento dell'ovest che respingendomi dal sempione mi ha fatto approdare quì |
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