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   Piz Palü Orientale, via Küffner, 14/07/2019
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Onicer  picchiomuraiolo   
Regione  Svizzera
Partenza  Chamanna Diavolezza  (2975 m)
Quota attacco  3300 m
Quota arrivo  3882 m
Dislivello della via  550 m
Difficoltà  D- ( pendenza 45° / IV+ in roccia )
Esposizione in salita Nord
Rifugio di appoggio  chamanna Diavolezza
Attrezzatura consigliata  Attrezzatura d'alta montagna, cordini e qualche protezione veloce, un paio di viti da ghiaccio per la cresta finale.
Itinerari collegati  Piz Palü Orientale (3882m), via Küffner
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento Abbiamo piazzato la tenda circa a quota 3000, nel punto più vicino al ghiacciaio della Vedretta Pers (ci sono varie piazzole con muretti a secco già predisposte): oltre a non spendere una lira per l'esoso rifugio, abbiamo goduto di maggior tranquillità e di un buon vantaggio nell'avvicinamento rispetto alle cordate partite dal rifugio.
Alle 4 abbiamo iniziato l'avvicinamento: neve ottima e ben rigelata, pista ben tracciata, sui crepacci alcuni ponti di neve sottili ma ancora solidi. Alle 5.20 abbiamo attaccato lo sperone (spit per sostare all'attacco e altro spit circa 25 m sopra).
Noi abbiamo scelto un'agile conserva protetta, anche perché ben presto si sono moltiplicate le cordate lungo la via, in particolare tante guide che salivano svelte senza mettere protezioni... Un sorpasso qua, una corda calpestata là, la goffaggine dei clienti che smuovevano massi, qualche scambio di insulti...
La roccia è ottima (un po' più rotta solo nella parte alta) e ci sono innumerevoli possibilità per proteggersi: spuntoni, clessidre formate dai massi, chiodi in loco... Utili incastri medio grandi (dal friend rosso e giallo in su, ad esempio).
Al tiro di V + (sosta appena sotto il torrione, sulla destra, con 2 spit, oppure possibilità di crearne altre su spuntoni) si iniziava a formare un ingorgo. I passaggi duri sono ottimamente protetti e pure azzerabili (in tal caso, la difficoltà si riduce a IV); naturalmente, dà soddisfazione arrampicarli in libera immedesimandosi coi celebri apritori: sarà che oggi siamo più abituati ad altri stili, comunque chapeau per tanto ardire nel 1899...
Dopo un altro tratto di cresta, su un comodo terrazzino abbiamo cambiato assetto per attaccare il finale pendio nevoso (noi l'abbiamo trovato ghiacciato e quindi più faticoso, ma ad ogni modo ben scalinato). Alle 9.30 in vetta al Palù orientale, in 10 minuti abbiamo proseguito fino al Centrale per poi iniziare la discesa lungo la normale (noi abbiamo impiegato circa 90 minuti). Anche in discesa i ponti di neve tenevano bene. Alle 14 eravamo all'auto.
Bravo il socio Enrico :-))

FOTO 1: i tre speroni e la nostra via
FOTO 2: il tiro chiave
FOTO 3: collage con un momento della salita, il ghiacciaio del Morteratsch e le cornici lungo la discesa
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