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Canale occidentale - monte Foppa, 20/04/2019 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | giasti03 |
Regione | Lombardia |
Partenza | malga Lincino (circa 15' prima) (1500 m) |
Quota attacco | 2200 m |
Quota arrivo | 2750 m |
Dislivello della via | 550 m |
Difficoltà | AD+ ( pendenza 80° ) |
Esposizione in salita | Nord-Ovest |
Rifugio di appoggio | Lissone |
Attrezzatura consigliata | nda, due picche, ramponi, 5-6 chiodi da roccia e corda da 30m (serie friend e 5 viti oggi inutilizzate) |
Itinerari collegati | nessuno |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Mediocri |
Valutazione itinerario | Buono |
Commento | Ritorno dopo un anno per il mio pellegrinaggio annuale in val Adamè, oggi mi accompagnano Grivola e Flavio (socio di Gio64, che ha tutta la mia comprensione, e che ringrazierei se vuole riprenderselo), dobbiamo parcheggiare l'auto alla spianata poco dopo il bar ristorante Stella Alpina causa scarico di valanga. In circa 15 minuti siamo alla palina per le scale dell'Adamè, ma invece che salire puntiamo la conoide di scarico che arriva dalla bastionata del Foppa, finalmente, è la prima volta che la trovo percorribile. Qualche minuto e raggiungiamo la neve, dove decidiamo di "apparecchiarci", nel frattempo ci raggiunge un altro alpinista, scambiamo due parole e ci dice che vuole fare il Teobaldo in solitaria. Gli dico "fra fare il teobaldo in solitaria o l'occidentale in compagnia, non è meglio la seconda?", e cosi facciamo la salita con Marco, on-icers Pacheco, che ringrazio per la sicura dell'unico tiro da 25m fatti.
Parte lui su per la larga conoide dove sfondiamo almeno fino a 2000-2100m, dove la neve inizia a essere buona. Poco sopra vediamo un saltino da 2-3m dove il ghiaccio è buono anche se sottile e lo passiamo su slegati, ancora un 100m buoni e arriviamo al secondo salto verticale. Sulla linea del centro vediamo un cordino d'abbandono una decina di metri sopra. Anche a destra si passa ma poi si dovrebbe traversare a sinistra, quindi decidiamo per la linea di sinistra che presenta un saltino. Da sotto non sembrava lungo anche se poi dopo per farlo e arrivare alla sosta sono salito di circa 25m. Pianto un chiodo a lama alla partenza e Marco mi fà sicura, il ghiaccio non è abbondante ma mi tiene, mi alzo un pò e pianto un'altro universale prima di fare il passo decisivo, e sono su, risalgo un pò di canale e trovo a destra dove piantare una lama e un universale e imbastisco la sosta. Recupero Marco e intanto che lui recupera Grivola e Flavio, io riparto sul facile. Attenzione perchè abbiamo bonificato il saltino, se volete ripetere(e trovate tutto tracciato grazie a Grivole e Marco), passate al centro o destra, a sinistra è solo roccia ormai. Poco sopra il canale si allarga e torna la farina, saranno 200m che fanno sbuffare, e poi siamo a demolire la cornice. Poco sotto a questa vediamo sbucare una testa, sono altri 4 alpinisti che vedevamo salire alla ns sinistra e che salutiamo all'uscita dell'occidentale. Discesa per il Teobaldo, con neve molto sfondosa (fino al ginocchio ogni passo) fino al Lissone, dove facciamo un bel pit-stop. Scale dell'Adamè con neve via via più bassa ma praticamente fino in fondo, rigelo praticamente inesistente fin dal mattino, forse a notte fonda. Chiudiamo con una bella birra con Marco a Cevo con la promessa di rifare qualcosa insieme. Ricapitolando: 2/3 di canale sfondoso, discesa su marcia, saltino in buone condizioni, da proteggere meglio con chiodi (secondo un socio potrebbe essere gradato qualcosina in più) foto1 sopra il saltino foto2 la linea di salita(in blu il tiro, in rosso la libera) foto3 nel salto |
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