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Lago Pescegallo, Rif. e Passo Salmurano, 23/06/2013 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Pierpaolo |
Gita | Lago Pescegallo, Rif. e Passo Salmurano |
Regione | Lombardia |
Partenza | Ca' San Marco (BG) (1830 m) |
Quota arrivo | 2100 m |
Dislivello | 850 m |
Difficoltà | E |
Rifugio di appoggio | Ca' San Marco, Rif. Salmurano |
Attrezzatura consigliata | Normale da escursionismo |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Eccellenti |
Valutazione itinerario | Buono |
Commento | Oggi c’è possibilità di temporali. In serata dovrebbero essere una certezza, mentre nelle ore centrali solo una eventualità. Ma è quella eventualità a consigliarci caldamente di evitare percorsi troppo impegnativi che vadano inoltre a toccare le cime. L’idea è quella di fare comunque un giro appagante, inedito per noi, che non ci impegni troppo tempo e che sia possibilimente ad anello. Stranamente, nonostante tutte queste discriminanti, non ci metto molto a decidere che oggi andremo a compiere un percorso che dalla zona del Passo San Marco ci porterà dapprima al Lago Pescegallo, al Rifugio Salmurano e all’omonimo Passo, per poi tornare indietro passando al cospetto del Monte Valletto, del Triomen e dei Laghi del Ponteranica. Detto, fatto! Armati quanto basta ci incamminiamo dalla Ca’ San Marco alla volta del Passo del Verrobbio su sentiero nella prima parte in falsopiano o quasi. Oggi non siamo soli, ci fanno compagnia due simpatici ragazzi conosciuti in piscina incontrati casualmente proprio alla partenza. Il passo è spedito, fra un chiacchiera e l’altra senza nemmeno accorgerci siamo al Verrobbio. Da qui attacchiamo il breve ma a tratti ripido sentiero che porta al Forcellino, da cui si apre una magnifica vista sul sottostante Lago del Pescegallo che raggiungiamo perdendo un bel po’ di quota. Sosta mangereccia e via verso il Rifugio Salmurano, immersi in un ambiente che è sempre suggestivo, quasi accogliente. Giunti al Rifugio decidiamo di non perdere tempo e dunque proseguire verso il Passo Salmurano, perché gradualmente le nubi cumuliformi tendono a gonfiarsi sempre più e la cosa ci induce dunque a non perdere troppo tempo. Risaliamo un tratto di piste da sci e siamo al Passo, punto di incrocio del sentiero 101 diretto verso il Passo San Marco. Lo prendiamo e rimaniamo estasiati particolarmente dal primo tratto che percorre una cresta in alcuni punti esposta ma mai pericolosa. Si continua a mezzacosta fino a giungere nel vallone sottostante il Valletto in cui echeggiano i fischi della Marmotte, passando attraverso enormi massi. Proseguiamo tra sali e scendi fino ad incrociare il sentiero 109 diretto ai Piani dell’Avaro, ma noi continuiamo sul 101 che ci porterà in zona Laghi Ponteranica, senza però mai toccarli. Ci accarezza l’idea di fare una deviazione passando di lì, ma le condizioni meteologiche non ci fanno stare del tutto tranquilli e per prudenza tiriamo dritti. E’ tanta la gente su questi sentieri oggi, c’è un affollamento mica male! A passo sempre sostenuto ci buttiamo in discesa con sempre ben in vista davanti ai nostri occhi la Ca’ San Marco, ma sembra avvicinarsi a noi solo lentamente man mano che camminiamo. A ogni modo dopo ulteriori sali scendi arriviamo a incrociare il sentiero che qualche ora prima ci aveva portato al Verrobbio e siamo dunque nuovamente alla macchina. Giro che nel complesso non ci ha impegnato tantissimo tempo, proprio come avevamo preventivato, grazie anche al fatto che abbiamo dovuto quasi forzatamente camminare velocemente su gran parte del percorso per non tirarla troppo per le lunghe. Siamo comunque rimasti soddisfatti, si è sempre immersi in spazi aperti e scenograficamente belli!
Foto 1: dal Forcellino, il Lago Pescegallo Foto 2: al Passo Salmurano Foto 3: il bel tratto subito dopo il Passo Salmurano |
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