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   Monte Mincucco e Triomen, 02/06/2013
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Onicer  Pierpaolo   
Gita  Monte Mincucco e Triomen
Regione  Lombardia
Partenza  Caprile Alto (BG)  (970 m)
Quota arrivo  2220 m
Dislivello  1420 m
Difficoltà  EE
Rifugio di appoggio  Nessuno
Attrezzatura consigliata  Normale da escursionismo
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Oggi c’è voglia di non pestare troppa neve. Dopo l’esperienza di due giorni prima, annaspando anche con le ciaspole nella neve umida e priva di rigelo, l’imperativo è quello di evitare patemi di questo tipo. Dunque, cerchiamo di stare alti ma non troppo, bassi ma non troppo, scegliendo un itinerario che sia sufficientemente appagante. Venerdì eravamo al cospetto del Mencucca, oggi decidiamo di optare per il… Mincucco, montagnetta panoramica sovrastante i paesi di Averara e Santa Brigida. Scottati dalla recente esperienza, arriviamo presso la frazione di Caprile Alto con le ciaspole in macchina perché non si sa mai, ma basterà uno sguardo verso l’alto, verso la nostra meta, per capire che oggi potranno starsene tranquillamente a riposo. Ci incamminiamo dunque di buona lena sapendo che avremo dalla nostra le condizioni meteo e, visto l’andazzo del periodo, non è poca cosa. Il primo tratto del percorso nel bosco è costellato di numerose deviazioni, ma grazie a San GPS riusciamo a orientarci senza perderci e proseguire la nostra marcia. Siamo all’interno della Val Serrada, l’aria non è fredda e non c’è un filo di vento. Risultato, si suda e non poco nel salire! Passano i minuti e lo scenario non cambia mai, fatto di infiniti tornanti nel fitto bosco. Siamo un po’ scoraggiati, ma comunque sapevamo che la prima parte non ci avrebbe fatto fare i salti di gioia. Attendiamo fiduciosi un cambio di scenario che prontamente arriva nei pressi della Baita Serada. In pochi istanti si passa nell’essere immersi in spazi molto più aperti e panoramici, cosa che ci dà nuova linfa di entusiasmo. Breve sosta e via su alla volta della cima secondaria del Mincucco, quella su cui è posta la croce visibile dai sottostanti paesi. L’ambiente quassù è veramente suggestivo, oserei dire fotogenico, fatto di ampi pendii e pianori. In questa zona siamo investiti da forti raffiche di favonio e la cosa ci induce a indossare il giubbotto antivento per non avere troppo freddo. Tocchiamo la panoramicissima vetta e in quel momento decidiamo sul da farsi. Gettiamo infatti lo sguardo in direzione del Triomen attratti dall’idea di salirlo da un versante per noi inedito, dal momento che non sembra irraggiungibile né per quanto riguarda la distanza che ci separa, né per le difficoltà che sembra presentare. Ci mettiamo dunque poco a decidere e decidiamo di provarci, passando prima per la vera cima del Mincucco posta poco sopra i 2000 metri di quota. Costeggiamo l’ampia zona dei laghetti del Ponteranica e in breve tempo siamo sotto la cresta che dovrebbe portarci in vetta al Triomen. Non sappiamo cosa ci attenderà di preciso, ma proseguiamo su sentiero che man mano diventa sempre più stretto ed esposto, fino a praticamente perdersi pochi metri sotto la cima, nascosto forse anche dalle lingue di neve ancora presenti. Qui decidiamo di fermarci, il ripido terreno erboso costellato peraltro di chiazze di neve rende insicuro il proseguimento, seppur fatto solo di pochi passi prima della meta. Ridiscendiamo dunque alla base di partenza della cresta con l’intenzione di non tornare per il percorso finora svolto, ma di cercare invece di compiere un giro ad anello all’avventura tagliando per pendii che visti un paio di ore prima da sotto non sembravano troppo ripidi e perciò adatti al nostro tentativo. Con qualche lieve difficoltà riusciamo nel nostro intento fino a risbucare nei pressi della Baita Serada. A questo punto, come preventivato nei nostri piani, non ci rigettiamo in Val Serrada, ma decidiamo di scendere percorrendo la parallela Val Vai, guidati ancora una volta dal GPS su sentieri ben tracciati, ma isolati e sconosciuti, che dovrebbero condurci a Caprile. Così è, possiamo dunque anche oggi ritenerci soddisfatti di un giro che un po’ a sorpresa ci ha offerto anche più di quanto sperato alla partenza!

Foto 1: Il giro percorso
Foto 2: in vetta al vero Mincucco, sullo sfondo il Monte Fioraro
Foto 3: sotto l'anticima del Triomen
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