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   Grigna Settentrionale, via invernale, 15/03/2013
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Onicer  Pierpaolo   
Gita  Grigna Settentrionale, via invernale
Regione  Lombardia
Partenza  Colle di Balisio, Sacro Cuore  (800 m)
Quota arrivo  2410 m
Dislivello  1610 m
Difficoltà  EE
Rifugio di appoggio  Pialeral, Comolli, Brioschi
Attrezzatura consigliata  Da escursionismo + ramponi
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Eccellenti
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Che giornata! Da diverso tempo aspiravamo a conquistare la cima del Grignone in veste invernale e penso che non potessimo scegliere momento migliore per farlo. Tantissimo sole, visibilità superlativa a 360° e condizioni della neve per la salita perfette hanno contribuito a rendere l’escursione davvero ben riuscita e appagante. Arriviamo alla chiesetta del Sacro Cuore dopo un pochino di gimkana e siamo subito accolti da fredde raffiche di vento rese ancora più fredde dal brusco impatto “calduccio automobile” > “mondo esterno”. Ok, c’è favonio e sapevamo che ci sarebbe stato. Strada facendo, a ogni colpo di vento più o meno intenso, mi pongo però la domanda di quanto ci avrebbe condizionato la salita più in alto. Un po’ timoroso immagino “nefasti” scenari di raffiche violente in cresta al punto tale da non farci proseguire, ma la vista del Grignone in tutta la sua maestosità ed eleganza scaccia ben presto questo pensiero, visto che non vedo nessun punto della montagna sbuffare e fumare di neve. Stai a vedere che il vento ci darà una tregua, mi dico… Piscologicamente carichi superiamo il primo tratto di bosco un po’ noioso e sbuchiamo in spazi molto più aperti. Nei pressi del Pialeral mi soffermo a guardare in lontananza la nostra via di salita, catturato dalla presenza quasi impercettibile di persone intente a salire e scendere che a confronto della grandezza dell’ambiente in cui sono immerse paiono formichine. Anche la Grignetta carica di neve vista da qui mostra un lato veramente bellissimo e più volte mi giro per ammirarla. Proseguiamo spediti alla volta dei Comolli su pendenze che mettono costantemente a dura prova il fiato, fino a lasciarci alle spalle gli ultimissimi alberi, immersi in spazi sempre più vasti e aperti. Qui il vento decide di farsi sentire con più decisione, del resto si vede che in queste condizioni quel tratto è maggiormente soggetto alla furia degli elementi perché volgendo lo sguardo a terra si possono appunto apprezzare un po’ ovunque le tipiche geometrie e ondulazioni di neve ventata. Arriviamo un filo claudicanti e provati al bel bivacco dei Comolli. Ok, è il momento ideale per una pausa. Affamati ci gettiamo avidamente sui nostri bei paninazzi per poi prepararci di tutto punto al fine di “sbranare” l’ultimo tratto di salita. Calziamo i ramponi e siamo perciò pronti a salire. Fin dai primissimi passi si capisce bene perché questo pezzo venga chiamato muro del pianto. Ma non ci scoraggiamo, mossi dalla voglia di goderci il bellissimo tratto di cresta finale. Complice il freddo degli ultimi due giorni che ha contribuito non poco ad assestarla, la neve sarà sempre ottimamente portante anche fuori dalla traccia, permettendoci di camminare senza intoppi sia in salita che nella successiva discesa. Ammirando lo straordinario panorama, le grandi cornici di neve rivolte sui versanti occidentali e stando attenti a qualche buco nella neve posto di fianco alla traccia di salita, tocchiamo la vetta dove ad attenderci c’è la croce in versione glassata dal gelo e dal vento. E a proposito di vento… Fortunatamente per tutto il tratto di salita non è mai stato così fastidioso, decisamente meno di quanto potessi immaginare, cosa che ha contribuito a rendere l’ascesa perfetta. Ci spostiamo di qualche passo nei pressi del rifugio Brioschi e dopo avere ammirato un pezzo del Lario increspato dalle raffiche di vento e l’ultimo tratto della cresta Piancaformia intonsa di neve, ci incamminiamo a ritroso felici, stupendoci anche in discesa di quanto il muro che porta alla cresta sia piuttosto lunghetto. Nel complesso bellissima escursione che ci rimarrà ben impressa nella mente, così bella nelle condizioni da noi trovate da non fare sentire nemmeno più di tanto la fatica…
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