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   R.go curò - Valmorta - Pizzo Coca - R.go Coca - R.go Curò, 07/07/2012
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Onicer  marcomoratti   
Gita  R.go curò - Valmorta - Pizzo Coca - R.go Coca - R.go Curò
Regione  Lombardia
Partenza  Valbondione  (1000 m)
Quota arrivo  3050 m
Dislivello  2715 m
Difficoltà  F
Rifugio di appoggio  Coca
Attrezzatura consigliata  da escursioni
Itinerari collegati  Pizzo Coca (3050m), Normale
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento Nonostante il meteo coperto di questa giornata, una gita lunga e soddisfacente.

Le nuvole basse e grevi donano a tutto un particolare tocco di magia.

1) Valbondione -> Bocchetta dei Camosci
Raggiungo l'attacco della via normale al Coca salendo inizialmente fino al rifugio Curò, dove mi fermo per far due parole col rifugista. E poi risalgo il sentiero 323. Ben tracciato e sgombro di neve. I panorami oggi in Valmorta sono magici, anche con il grigio delle nuvole questa valle regale scorci unici.
Dal lago inferiore si sale inizialmente per un ghiaione ripido, per arrivare poi alla larga conca sotto la bocchetta. Qui inizia un tratto tutto su roccette, con un unico passaggio interessante, un salto di poco più d'un metro tra due massi. Si arriva così con un po' di sforzo alla bocchetta.

2) Bocchetta dei Camosci - Pizzo Coca
Usuale salita lungo la normale. Relazione e descrizioni si sprecano. Soddisfazione sempre enorme in vetta. E nonostante il meteo buon traffico di persone, almeno una decina incontrate lungo il percorso. Numerosi gli omini di pietra che aiutano nel trovare i passaggi, che restano però evidenti date le tracce. Ritorno per la medesima via, con l'ultimo passaggio delicato (I+) nel canalino/caminetto appena oltre la bocchetta.

3) Bocchetta dei Camosci - R.go Coca - R.go Curò
Dalla Bocchetta seguo per un tratto il sentiero 322, poi taglio a sinistra tutto il primo grande ghiaione e per tracce di stambecchi e tratti dilavati dai piccoli ruscelli arrivo con un po' di fatica (e perdita di tempo se uno ci tiene a queste cose, ma non è il mio caso) ai pendii erbosi che si estendono alla sinistra orografica del torrente che scende dal lago di Coca, all'altezza di alcune cascatelle che gli fanno da immissarie.
Raggiungo zigzagando per prati e balze erbose il rifugio. Sosta e poi riprendo il sentiero 303, sentiero delle Orobie Orientali, verso il Curò. Il sentiero alterna inizialmente tratti in moderata salita tra prati con tratti piani a mezza costa. Offrendo scorci interessanti in particolare verso Valbondione che si vede in alcuni punti quasi a strapiombo. Belli anche alcuni speroni rocciosi che restano in prossimità del sentiero, sia al Passo del Corno che oltre. La salita si conclude alla Sponda Arsena, dove incrocio un bel branco di stambecchi. Di lì poi solo discesa fino al bacino di Valmorta.
Risalito con ultimo strappo alle case dei guardiani, mi dirigo al Rifugio Consoli: CONSIGLIO VIVAMENTE DI SOSTARAVI, la nuova gestione è spettacolare!!! Grandissimi tutti! Da lì un salto al Curò a salutare il rifugista Fabio. E poi discesa a Grumetti di buon passo.

Totale della giornata: 27,2 Km e 2715 m di salita.

FOTO:
1) Salendo il primo ghiaione del sentiero 323, uno sguardo sul piano di Valmorta in cui giace il lago inferiore

2) Croce di vetta

3) Gruppo di stambecchi all Sponda Arsena, punto culmine del sentiero 303 che unisce R.go Coca a R. Curò. Da qui poi si scende verso il bacino di modulazione della Valmorta.
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