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   Cima di Rosso e monte Sissone dalla val del Forno, 30/06/2013
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Onicer  Vezz   
Regione  Svizzera
Partenza  Maloja (ultimo tornante)  (1750 m)
Quota attacco  2300 m
Quota arrivo  3366 m
Dislivello della via  2250 m
Difficoltà  PD ( pendenza 40° / II in roccia )
Esposizione in salita Nord
Rifugio di appoggio  Rifugio del Forno (2574 m)
Attrezzatura consigliata  NDA da ghiacciaio
Itinerari collegati  nessuno
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento Giro che permette, in una sola occasione, di andare alla scoperta di una tra le valli più spettacolari di Masino-Bregaglia, di salire due ragguardevoli cime con difficoltà tecniche contenute e di ammirare maestose vedute (nord Disgrazia, i tre Torrone, Cima di Castello…).
Integro le poche info reperibili in rete con il presente report.

PRIMO GIORNO:
Da uno dei numerosi parcheggi nei pressi del passo del Maloja ci portiamo in circa 40' di strada sterrata fino all'alpe e al lago Cavloc (affollato da allegre famigliole, ottimi scorci sulla zona del Grevasalvas). Il sentiero procede, evidente, fino al piccolo sbarramento dove 120 anni fa arrivava la fronte del ghiacciaio (30'). Lasciata alla nostra sinistra la deviazione per il passo del Muretto, proseguiamo sulla sinistra idrografica della valle con sentiero progressivamente più disagevole (no MTB) e in un'ulteriore ora e mezza perveniamo ad un ponte che consente l'attraversamento dell'impetuoso torrente. Un'ultima ora ci separa dal rifugio del Forno, posto su un poggio panoramico tra monte del Forno e monte Rosso. Occorre seguire i frequenti bolli (sassi mobili con sotto talvolta ghiaccio) lungo dapprima un pendio detritico e successivamente una traccia di sentiero attrezzato.

Il rifugio è aperto nella stagione estiva e in quella primaverile (l'itinerario è pure scialpinistico). Gestori cordiali, cibo decente, mezza pensione 64 chf. http://fornohuette.ch

SECONDO GIORNO:
L'indomani, in condizioni di innevamento estivo, conviene ridiscendere all'innocua vedretta del Forno e risalirla agevolmente per circa 4 km fino ad aggirare il più basso degli speroni rocciosi della cima di Rosso (1.45 h). Qui ci leghiamo e, con percorso non obbligato, prendiamo quota su pendii discretamente ripidi (35°). Svoltiamo ora a sinistra (sud-est) prima dell'ampia sella del passo Sissone (crepacci in senso di marcia), pianeggiando fin sotto un evidente canalone di neve (40°) che deposita alla bocchetta alla quale esce la via sulla parete nord. Qualche passo su neve ed una cinquantina di metri di facili roccette (II, talvolta esposto) ci depositano sull'esile vetta (4.30 h).

Per tutta la salita le vedute sono mozzafiato. Si passa dalla testata della valle del Forno con gli arcigni pizzi Torrone, al versante orientale della cima di Castello, alla nord del Disgrazia nella sua interezza, per giungere infine a un panorama ampio sui monti circostanti e ad una visione istruttiva sulla sottostante vedretta del Forno.

Ritornati alla base del canalone, per raggiungere anche la cuspide sommitale del monte Sissone, conviene restare alti appena sotto la dorsale (cornici) per salire più decisamente solo una volta raggiunto il passo Sissone. La rocciosa cresta finale è breve, priva di neve ed esposta solo negli ultimi metri (II grado - 1.30 h). Altro panorama di prim'ordine e occhiata sulla probabile via di salita dalla val Cameraccio (cresta SE).

La discesa è naturalmente lunghetta e si svolge lungo la via di salita.
Con Marco e Francesco http://www.lemieorobie.com/29a30-giugno-giretto-alla-cima-di-rosso-e-al-monte-sissone


CONDIZIONI INCONTRATE: salita il sabato sotto fine ma costante pioggerella, visibilità discreta. La domenica ottima giornata di sole; primi 500 metri di vedretta su ghiaccio vivo, poi innevamento continuo discretamente portante per l'intero itinerario. Crepacci presenti sui pendii oltre la cima di Rosso, attualmente completamente coperti. Cresta per la cima di Rosso innevata, cresta per il Sissone priva di neve.
Parete nord di cima di Rosso in ottime condizioni (riportate).

Il percorso è intuitivo, per info scrivetemi pure.
Dislivello complessivo da gps: 2250 m (se non si sale al rif togliere 250 m).
Sviluppo complessivo da gps: 37 km.

Foto 1: Dalla cima di Rosso, veduta sulla oggi rosea lingua della vedretta del Forno.
Foto 2: Disgrazia da sballo.
Foto 3: Sulla dorsale in direzione del monte Sissone.

Fotoreport nel forum (v. sotto).
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