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Pizzo Camino mt.2491 - canale nord, 04/05/2013 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | piccolo giò |
Regione | Lombardia |
Partenza | Schilpario (1140 m) |
Quota attacco | 2000 m |
Quota arrivo | 2491 m |
Dislivello della via | 490 m |
Difficoltà | PD+ ( pendenza 55° / II in roccia ) |
Esposizione in salita | Nord |
Rifugio di appoggio | nessuno |
Attrezzatura consigliata | n.d.a. invernale |
Itinerari collegati | nessuno |
Rischio valanghe | 2 - Moderato |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Lasciamo l'auto nei pressi del parcheggio antistante la partenza degli impianti da sci e ci incamminiamo seguendo le piste ormai sgombre da neve.
Sono due balzi quelli da superare, molto ripidi, ma ci proiettano velocemente nella bella piana d'Epolo. Ora ci spostiamo verso destra seguendo a lato di un torrentello fino ad arrivare ad un'altro pianoro, da qui in poi neve in abbondanza. Decidiamo di imbragarci e mettere i ramponi e saliamo in direzione del Passo di Cornabusa ancora per una cinquantina di metri, poi tagliamo decisi verso sinistra in mezzo a degli erbusti e piante fino ad arrivare nei pressi di un triangolo sassoso e sgombro da neve 'pelato' da una recente slavina. Sopra di noi scorgiamo l'ingresso del canale e dopo una rapida visione ci accorgiamo che in alcuni punti manca neve, saranno poi due salti su roccia abbastanza brevi e con difficoltà max di II+. L'uscita da questo primo canale è su di un'ampia selletta a semicerchio, ne approfittiamo per un primo 'ristoro', poi scendiamo di una ventina di metri tagliando verso destra fino a portarci all'imbocco di un secondo canale, molto ampio e anch'esso abbastanza ripido sui 50°/55°. Una trentina di metri prima dell'uscita c'è uno spigolo roccioso che divide in due parti il canale, bisogna salire quello di destra e una volta in cima proseguire ancora verso destra fino ad arrivare sulla cresta. Finalmente ora si vede la piccola croce di vetta e con rapidi ma non banali saliscendi poco dopo si arriva in vetta. Giornata soleggiata con quasi assenza di vento in un circondario di 'naturale' bellezza, dopo aver scattato qualche foto e mangiato qualcosa per reintegrare energie, scendiamo velocemente dalla via normale di salita ritornando d'apprima al Passo di Cornabusa, poi alla Malga d'Epolo ed infine rientro a Schilpario. Salita impegnativa sia per il faticoso avvicinamento che per la neve a tratti poco consistente, si sprofonda parecchio, ma nel complesso un giro ad anello appagante e ricco di soddisfazioni......da rifare. Partecipanti: giovanni (piccolo giò) alberto (albertino A1) foto 1 - nel secondo canale, con dietro il colletto di uscita dal primo. foto 2 - sulle creste finali. foto 3 - in vetta. |
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