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   Pizzo Rondenino mt.2747 - con sorpresa!, 26/10/2013
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Onicer  piccolo giò   
Regione  Lombardia
Partenza  Carona (1100m)
Quota attacco  2550 m
Quota arrivo  2747 m
Dislivello  200 m
Difficoltà  PD+ / III ( III obbl. )
Esposizione  Sud
Rifugio di appoggio  Rifugio Longo
Attrezzatura consigliata  n.d.a.
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Era da un po di tempo che ci pensavo, erano ormai passati parecchi anni, era tanta la voglia.....è venuto il momento.
Volevo 'allenarmi' e allo stesso tempo divertirmi per quanto potevo, ci ho pensato e così ho deciso per il Pizzo Rondenino, ma non dalle creste che partono dal Monte Aga come fatto la scorsa volta, bensì da un itinerario che avrei 'scelto' una volta lì.
Parto da Carona ancora col buio per prendermela comoda, così camminando, sognando e pensando supero la bella e illuminata frazione Pagliari ancora 'assonnata' , poi proseguo lungo la strada asfaltata fino al bivio per il Rifugio Longo.
Mi avvio su sentiero nel fitto bosco che mi fa salire rapidamente, costeggio il Rifugio Baitone e proseguo ad andatura rilassante fino al Rifugio Longo, breve tappa e via verso il passo della Selletta dove indosso i ramponi solo negli ultimi 100 metri nel traverso finale che sale fino al Passo, e con esso arriva anche il sole, accecante e caldo, tanto che sembra di essere stato proiettato in un altro mondo.
Mi metto comodo, tolgo i ramponi e riparto seguendo il sentiero che porta alla Bocchetta di Podavite, dopo circa mezz'ora rimetto i ramponi dovendo traversare diagonalmente fino ad arrivare sotto le pendici basali del Rondenino, proprio a ridosso della morena stessa.
La risalgo fino alla vista della lunga cresta che si stacca dalla Bocchetta, dinanzi a me la bella e ampia Parete Sud dove individuo alla sua estrema destra un bel canale, ripido e 'divertente' come lo sognavo, da giù mi sembra il punto giusto e più diretto per arrivare in cima, pensavo......ma poco dopo la sorpresona.
Risalgo a fatica l'ammasso di sassi fin sotto la parete, entro nel canale e salgo, vi sono un paio di risalti da superare con passo atletico e altri due punti dove esco momentaneamente e mi 'spalmo' contro la parete.
Arrivo così alla sua fine da dove partono a sinistra e a destra due spigoli arcigni, ripidi e lisci, che fare?
A sinistra è troppo difficile e a destra pure, dopo mille pensieri e poche altre scelte decido di superare entrando a nord verso la Valtellina e risalire una placca strapiombante, sotto il vuoto, ma con spaccatura di una decina di centimetri 'giusto' per appoggiare i piedi, mi 'rispalmo' contro la parete e da perfetto bradipo la rimonto, con un'ultimo sforzo arrivo in cresta e vedo l'omino di vetta...... ma è piccolo rispetto a quello che mi ricordavo, lo raggiungo e guardo estasiato davanti a me la bella mole del Pizzo del Diavolo di Tenda, così vicino e ammaliante, troppo vicino infatti, mi giro e......svengo.
La vetta è alle mie spalle, gulp! uno spigolo più alto di almeno 70 metri che risale dall'altra parte del canale, sono infatti sull'anticima appena sopra la lunga cresta che diparte dalla Bocchetta.
Che fare adesso? dopo un attimo di sbandamento e di scoramento 'studio' un piano che mi riporti sulla vetta principale senza però ripassare dalla 'psicologica' placca appena fatta, ma non può finire così!
Scendo ziazagando dalla parete e rientro nel canale appena salito disarrampicandolo per una cinquantina di metri, poi appena possibile risalgo dall'altra parte traversando tra piccole balze, cengette e caminetti rimonto pian piano verso ovest fino ad individuare la cresta dove è posta la vetta.
Sono così agli ultimi venti metri di placche e rocce rotte che poco dopo mi depositano sulla affilata ed esigua vetta con 'l'omone' di sassi tanto inseguito........ora sono felice, veramente felice!
Rilassato mi godo la stupenda e calda giornata, guardandomi attorno con il binocolo, facendo foto e mangiando qualcosa, poi, mooooolto poi, come sempre il ritorno.

Partecipanti: giovanni (piccolo giò)

foto 1 - favola Pagliari.
foto 2 - Rondenino visto dall'anticima.
foto 3 - in Vetta.




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