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   MONTE CADELLE, 12/02/2011
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Onicer  ALE   
Gita  MONTE CADELLE
Regione  Lombardia
Partenza  Parcheggio Val Lunga  (1400 m)
Quota arrivo  2483 m
Dislivello  1100 m
Difficoltà  F
Rifugio di appoggio  Nessuno
Attrezzatura consigliata  Ciaspole, picozza e ramponi; puo' essere utile uno spezzone di corda da 30 mt. per la cresta
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Certo che questo e’ proprio l’anno degli obiettivi raggiunti! C’e’ una lista di gite che da anni avevamo in programma, ma che abbiamo sempre dovuto rimandare a causa delle condizioni sfavorevoli; infatti, a causa dei pendii particolarmente ripidi, dei versanti da salire, dell’esposizione ecc., si tratta di itinerari che difficilmente vanno in condizione nella stagione invernale.
Una di queste salite e’ quella al Monte Cadelle, sullo spartiacque tra la Val Tartano e la Val Brembana, situato proprio nel mezzo tra il Passo di Porcile, il Passo dei Lupi e il Passo di Dordona. La salita viene effettuata percorrendo la Val Lunga sino alla Casera di Porcile (mt.1.803) e salendo poi i vari dossi che conducono al Passo di Tartano verso dx. e al Passo di Porcile sulla sin. Noi dalla casera abbiamo deciso di prendere una variante, spostandoci tutto a sinistra sin sotto la bastionata rocciosa che chiude la valle in direzione S-E; da qui abbiamo imboccato uno dei 2 canaloni (quello piu’ a dx. viso a monte) che incidono la bastionata (pendenze sino a 45° nell’ultimo tratto-attenzione) e poi per dossi piuttosto ripidi si sbuca direttamente sulla conca dove sorge il primo dei laghi di Porcile (mt.2.030). Con pendenze piu’ blande e su bella traccia evidentissima, in breve siamo cosi’ giunti al Passo di Porcile (mt.2.290).
Per salire sulla cima del Cadelle occorre poi scendere per ca.50 mt. di dislivello sul versante di Foppolo e tagliare a mezzacosta i ripidi pendii in direzione E (attenzione, da percorrere solo con condizioni sicure!) puntando proprio alla base del Monte Cadelle; qui, lasciate le ciaspole e indossati i ramponi, sono possibili 2 alternative: o salire per il ripidissimo canale che incide la parete nel mezzo (noi l’abbiamo evitato a causa delle grosse fratture di fondo che si vedevano alla sommita’ del canale), oppure, ed e’ la soluzione da noi adottata, puntare dritti alla cresta nel punto piu’ accessibile, e salire per essa con bel percorso di misto con alternanza di roccette e neve, su cui occorre molta prudenza poiche’ e’ molto esposta e in alcuni tratti la neve e’ inconsistente. Si giunge cosi’ sull’anticima e, dopo una breve discesa sino ad una selletta, si risale infine la stupenda, nevosa pala finale sino alla cima vera e propria (mt.2.483). Impiegate 3h.30 min. dall’auto.
Dopo esserci gustati il fantastico panorama, abbiamo cominciato subito la discesa, stando attenti alla neve sempre piu’ remollata a causa del caldo su tutto il versante S; risaliti al Passo di Porcile i pericoli sono terminati e in breve siamo tornati alla casera di Porcile e all’auto.
Altra gita davvero spettacolare, anche grazie alla bellissima giornata e alla sempre allegra compagnia.
Discreto l’affollamento sino al Passo di Porcile, mentre nessuno e’ salito sul Cadelle.

Foto 1: Sulla cresta del Cadelle

Foto 2: L'arrivo in vetta

Foto 3: Il Monte Cadelle
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