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   Sasso Manduino per lo spigolo Ovest - via Schiavo, 21/07/2013
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Onicer  martazinal   
Regione  Lombardia
Partenza  Novate Mezzola (200m)
Quota attacco  2650 m
Quota arrivo  2888 m
Dislivello  240 m
Difficoltà  AD+ / IV+ ( IV+ obbl. )
Esposizione  Nord-Ovest
Rifugio di appoggio  Biv. Casorate Sempione, mt 2100
Attrezzatura consigliata  Suff. 1 mezza da 60, 5 rinvii, 3/4 friend, cordini, ramponi
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Già da diversi anni c'era l'idea di salire questa gran bella montagna che fa da padrona sul lago e che sempre guardavamo con curiosità nelle nostre gite senza e con gli assi in cima al lago e guarda il caso questo week end siam riusciti a metter via questo gran bel gitone o meglio questa infinita e interminabile avventura visto che siam saliti dalla val Codera e poi scesi dalla normale della val dei Ratti! Per la relazione tralascio i dettagli e rimando al sito di camp to camp e mountain4nothing che son fatte veramente bene (noi ci siamo appoggiati a queste 2) e quindi mi limito a descrivere le condizioni trovate e a effettuare qualche considerazione. In effetti salire il Manduino è un 'gran viaggio' e anche se le diffcioltà in roccia non sono mai eccessivamente elevate è una gita da non prendere sottogamba vuoi per i dislivelli (1900 solo il primo giorno per il bivacco e circa 1100 tra i vari sali e scendi dal bivacco alla cima), per lo sviluppo, per l'avvicinamento che è già come effettuare una piccola salita e per la discesa dalla normale verso la val dei Ratti!
Sabato sera al bivacco siamo in 6, solo io e Gabri diretti alla cresta, la compagnia è bella e dopo cena si va di fuoco e di .. chitarra visto che due ragazzi se l'eran portata fino al bivacco, ma quando sta per incominciare la festa puntuale 2 tuoni e giù un bel temporale .. azz il pensiero è subito 1: speriamo smetta in fretta e che non bagni troppo la via per il giorno dopo!Al mattino sveglia comoda e finalmente si parte senza frontale passate abbondantemente le 7, con un po di su e giù tra erba bagnata per la pioggia, sassi umidicci, canali arriviamo alla base del sasso, ci ramponiamo e risaliamo agevolmente i due canali di neve che portano alla forcella e da li partiamo con l'arrampicata. I timori della sera prima diventano realtà e troviamo il primo tiro e il quarto umidi .. nel senso che correva proprio l'acqua in parete .. va be si aggiunge un po di brio e di sapore alpinistico alla salita anche se il 4 tiro in placca bagnata dove per le mani c'era l'acquasantiera a modo di chiesa mi ha fatto tribolare abbastanza anche perchè in via ci son giusto le soste e ho rinviato a 2 chiodi incontrati e a un cordino in 8 tiri .. comunque nella maggior parte di tiri ci si può proteggere bene grazie ai friend e a cordini su spuntoni!La temperatura è frizzantina e i due pile non dan fastidio per tutta la salita.In cima occhio al sasso enorme a valle della sosta che si muove e dopo la foto alla croce a turno io e Gabri raggiungiamo la vetta principale con passi esposti di arrampicata. La nebbia fa da padrone e intanto che c'è un po di visibilità via con le doppie (3 su cordini, 2 su chiodi) corte di 20/25 mt e la terza 'di raccordo' e di soli 10 mt con la successiva. Per raggiungere i pendii alla base della parete il terreno è esposto e si svolge per canalini erbosi ripidi - cenge - placche (anche queste piuttosto umide) e richiede una continua attenzione fino alla base. Tempo di prendere un attimo fiato e incominciare il rientro e via un bel temporale che ci costringe a uno stop forzato sotto un provvidenziale sasso .. rientro lunghissimo e alla fine noioso fino a Verceia dove avevamo la seconda macchina abbastanza stanchi ma anche belli contenti! Con il super socio MegliocongliAssi Gabriele che oggi si è comportato bene anche in placca .. non è che c'è il rischio che mi diventi un placchista e l'anno prox vende gli assi?!?
Le foto: Gabri verso la base dei canali che adducono alla cresta, in placca, sull'esposto spigolino del penultimo tiro
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