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   Corni Bruciati , punta centrale - cresta Sud, 28/08/2012
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Onicer  martazinal   
Regione  Lombardia
Partenza  Piana di Predarossa (1990m)
Quota attacco  2851 m
Quota arrivo  3114 m
Dislivello  270 m
Difficoltà  PD- / IV ( IV obbl. )
Esposizione  Sud-Ovest
Rifugio di appoggio  -
Attrezzatura consigliata  suff.corda 30 mt
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento ..sfruttiamo gli ultimi giorni di libertà e di aria (da lunedì si riprende con il lavoro e con le 8 ore in ufficio ..) e anche la splendida giornata e dopo un breve confronto con il Gabri nasce sta idea dei Corni Bruciati! Gita che si è rivelata una sorpresona causa panorama spaziale a 360° sul Masino, Valmalenco, gruppo Ortles-Cevedale-Adamello, Orobie e mont. lecchesi, Vallese e gruppo del Rosa e ci ha regalato anche una divertente salita sulla divertente cresta Sud attaccata dalla bocchetta di Predarossa a quota 2851! La parte più faticosa della salita è stata raggiungere la bocchetta in mezzo a tutto lo sfasciume e sassi instabili senza sentiero nel canale che scende proprio dalla bocchetta verso la piana di Predarossa, in particolare si percorre tutta la piana e in corrispondenza della seconda parte della piana dopo la breve salita nel bosco e dopo aver abbandonato il sentiero per la Ponti si attraversa il torrente e senza percorso obbligato si punta al canale che scende dalla bocchetta e senza percorso obbligato si risale nel miglior dei modi ( conviene stare sulla sx vicino alle rocce della parete W ).Dalla bocchetta il percorso è evidente e su roccia da buona a ottima fatta di lame, placchettine sempre con ottimo grip, si alternano tratti di III e due di IV (il primo in placca e l'unico dove ci siamo legati e fatto un tiretto, per il resto dell'itinerario corda nello zaino!) e tratti di sentiero, noi siamo sempre stati sul filo di cresta e solo in due punti aggirato dei gendarmi sulla sx (W .. che frecc!) e quindi raggiunta la cima con la madonnina (2h 30min dalla piana + 2 h di cresta). Foto di rito e giù in parte ripercorrendo la cresta e in parte stando sotto, non abbiam fatto doppie (visti 2 cordini e 1 chiodo con maglia rapida) ma sempre disarrampicato. In discesa cambiamo giro e scendiamo dalla valle di Scermendone, bella e ancora abbastanza selvaggia. In circa 3 ore scarse dalla cima siamo alla macchina. Con Gabri. Gita consigliata. Le foto: Gabri in cima con il Disgrazia alle spalle, Gabri in disarrampicata in discesa, la vetta vista dalla vallata di Scermendone.
Ottima la relazione che si trova su Mountain4nothing
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