|
monte Venezia, cresta Est, 03/05/2009 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | paglia |
Gita | monte Venezia, cresta Est |
Regione | Lombardia |
Partenza | Presena (3000 m) |
Quota arrivo | 1350 m |
Dislivello | 1000 m |
Difficoltà | BSA+ |
Esposizione in salita | Varia |
Esposizione in discesa | Varia |
Itinerari collegati | Cima Presena (3069m), dalla Val Presena |
Neve prevalente | Farina pesante |
Altra neve | Trasformata |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | partiti insieme al gruppo di Reggio Emilia con la Funivia (pessimo inizio per una scialpinistica perchè ti ritrovi in discesa con i muscoli freddi), ci dirgiamo a piedi dall'arrivo dell'ancora fino al Passo Presena.
Alle 8.40 la neve è ancora abastanza dura. Tutti seguono le tracce, forse perchè devono spaccarsi le tibie. Noi ci teniamo sulla sinistra per pendii semivergini su trasformata molto dura. La notte è stata limpida e fredda e la neve fatica a smollare. Colazione al Rifugio Mandrone dove lasciamo andare avanti chi deve tornare per pranzo a casa ( un centinaio di Bresciani). Dopo un buon strudel e un thè e una conversazione con degli spagnoli che ora conoscono on-ice, scendiamo verso la traccia e pelliamo. Ci dirigiamo verso l'ormai infossata lingua del Mandrone e qui saliamo sulla morena in sinistra idrografica. Entrati nella Valletta, scendiamo abbandonando la traccia che abbiamo incrociato e ci dirigiamo in direzione del Corno bianco. Risaliamo con traccia a zig-zag un pendio abbastanza ripido e carico uno alla volta sondando ogni due metri e ci portiamo su un ripiano a oltre 2900m di quota. Verso i 3000m ci accorgiamo che tra noi e il Corno Bianco c'è un abisso di 100m abbandonati dal ghiacciaio negli ultimi decenni e la discesa e risalita risulta molto lunga. pi la Nord del C.no è molto carica e nessuno ha avuto il coraggio di profanarla e dista almeno 4Km in linea d'aria. A destra i pendii assolati del Venezia ci invitano a salire. arrivati in cresta ci sporgiamo sull'abisso che ci riporta lo sguardo sulla Valletta e sueel nostre tracce che aggirano la prima parte della cresta Est del Venezia. Rimanendo in creta, tolti gli sci la seguiamo dovendo risalire alcunio tratti di roccia di II-III brevi ma leggermente esposti, e un passaggio aereo esposto sia verso nord che verso Sud. Con brevi roccette si è in cima e dopo foto e filmati di rito e dopo avere incontrato 3 altoatesini che salivano dal Pisgana, scendiamo dapprima su neve crostata, poi dove si irripidisce il pendio bella farina fino alla spianata della fronte, dove la neve è già marcia/trasformata. Giù per neve u n po' strana ma sciabile fino alle enormi valanghe che ci siam fermati a fotografare. bella discesa sulle tracce fino a circa 1500/1600m, dove c'è un devasto di valanghe che han portato giù anche mezzo monte e un po' di bosco. Per strada in mezzoretta a Sozzine dove ci siam fermati alla tana dell'orso a mangiare un tagliere. In autostop si ritorna al Tonale. Poca gente in giro e poco traffico. Con Andrea Soncina |
Report visto | 2233 volte |
Immagini | |
Fotoreport | Clicca qui per andare al foto-report |