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Monte Plu - Sperone Grigio, 24/06/2012 | Tweet |
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Onicer | FranciG
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Regione | Piemonte |
Partenza | Chiampernotto (940m) |
Quota attacco | 1890 m |
Quota arrivo | 2195 m |
Dislivello | 300 m |
Difficoltà | TD / VI ( VI obbl. ) |
Esposizione | Sud |
Rifugio di appoggio | nessuno |
Attrezzatura consigliata | friends (molti) |
Itinerari collegati | nessuno |
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Condizioni | Pessime |
Valutazione itinerario | Buono |
Commento | Via in ambiente suggestivo, poco frequentata (ieri c’eravamo solo noi), interessante e mai banale.
Ho indicato le condizioni dell’itinerario come “pessime“riferendomi alle condizioni dell’avvicinamento che credo sia la parte più complessa e pericolosa: fino all’alpe Monaviel ci abbiamo impegato 45 minuti, poi per più di 2 ore abbiamo vagato in una giungla impenetrabile di felci, rovi e (ahimè) ortiche (di cui si sentono ancora le conseguenze a più di 36 ore di distanza), cercando di seguire i bolli rossi che indicavano il “sentiero”, ma a causa della vegetazione rigogliosa erano spesso difficilmente visibili, a volte risalendo direttamente il letto del torrente. Quando ho letto alcune relazioni che suggerivano di portare il macete, pensavo esagerassero ma sarebbe stato sicuramente utile! Forse all’inizio della primavera o in autunno la situazione non è così tragica. Provati dall’avvicinamento devastante, non è stato facile godersi la via. Le soste sono state tutte riattrezzate con spit e anello di calata, per il resto la chiodatura è veramente scarsa e datata. Una relazione in nostro possesso indicava come attrezzatura necessaria 12 rinvii… se non si portano altrettanti friends però non si sa dove metterli! In particolare il terzo tiro di V / A0 richiede un buon numero di friends: in loco si trovano solo due chiodi arrugginiti e un paio di cunei marci con cordini sfilacciati. D’altra parte, poiché l’arrampicata si svolge prevalentemente in fessura e tra grosse lame (non sempre solide però), ci si può sempre facilmente proteggere. Molto belli i passaggi in placca su questo tipo di roccia (serpentino). Noi siamo scesi in doppia, utilizzando dopo le prime calate, le soste della via sportiva sulla destra, facendo molta attenzione perché è facile che le corde si incastrino, ma meglio rischiare di lasciare un paio di corde in parete che fare altri 300 metri nella giungla di ortiche!. Tutto sommato, ho capito perché si tratta di una via poco ripetuta! Con Silvia, Livio e Domenico Foto 1: il monte Plu nella nebbia Foto 2: il quarto tiro Foto 3: placca del quinto tiro, sullo sfondo l'avvicinamento |
Report visto | 3347 volte |
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Immagini | ![]() ![]() ![]() |
Fotoreport | |
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