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Valgussera Chierico Stella, 16/03/2009 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | guidoval |
Gita | Valgussera Chierico Stella |
Regione | Lombardia |
Partenza | Foppolo (1600 m) |
Quota arrivo | 2550 m |
Dislivello | 2300 m |
Difficoltà | BSA+ |
Esposizione in salita | Varia |
Esposizione in discesa | Varia |
Itinerari collegati | nessuno |
Neve prevalente | Trasformata |
Altra neve | Trasformata |
Rischio valanghe | 3 - Marcato |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Il giro delle 3 discese da firn più belle in zona, col timing giusto per cercare la neve migliore. Infatti: perfette, una dopo l'altra. La prima è S sparato poi in basso gira un po' E, la seconda è WSW, la terza prevalentemente W. Veramente l'intenzione era di cominciare col Vescovo, ma dalla foto 1 si capisce perchè era meglio di no per stavolta. Quindi giù dalla Valgussera fin sotto al punto più basso della pista di fondo dei Carisoli (verso Carona) ca 1650. Seguendo l'imbuto principale una sola valanga da attraversare. Se invece si taglia a sinistra per la discesa classica verso gli impianti sono numerose e un paio sarebbero davvero brutte da attraversare, oltre alle zone con spaccature nel manto. La valanga arrivata più in basso è fatta da blocchi tondeggianti da 5 / 10 m3 l'uno mediamente. Un blocco è rimasto incastrato in una forra e sarà 30 m3...merita una visita.
Poi Chierico 2535 per la cresta, pendìo perfetto come sempre senza un foruncolino da cima a fondo. Stella solo la parte fattibile sci ai piedi ca 2550. Visto traccia a piedi sembra fino in cima. La cresta è bella, coperta il giusto. . Due parole sulla situazione rischio valanghe: stamattina VERSO LE 9 ha scaricato il canale al centro del vallone che scende su Valleve dal colle più a N tra Secco e Pegherolo. E' vero che è E, ma il punto di distacco stava prendendo sole da un'oretta si e no, e stanotte aveva gelato bene. In zona i distacchi recenti sono praticamente tutti S e di fondo. Molti si originano dalle famose spaccature a crepaccio che quest'anno caratterizzano i pendii orobici. Mi sembra che adesso non si possano più considerare come assestamenti del manto inferiore che si stabilizza. Tra l'altro, prima di partire, le masse sotto i "crepacci" sono state in lento movimento (come certe frane) per tutti gli ultimi 15 giorni. La spaccatura della foto 1 per esempio, come tutte le altre in zona, era insignificante 2 settimane fa. Poi si è allungata per oltre 100 m e allargata poco alla volta giorno per giorno. Alla fine è partito tutto insieme. Secondo me i pendii S molto carichi sono a rischio anche in orari non sospetti. Tra l'altro molte spaccature sono invisibili perchè ricoperte da sottili ponti di neve creati dall'ultima nevicata e dal vento di settimana scorsa. Foto 2 e 3 i pendii perfetti del Chierico 2535 da sopra e da sotto |
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