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Mont Blanc du Tacul, 17/08/2011 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | ilcatena |
Regione | Valle d'Aosta |
Partenza | Rifugio Torino (3300 m) |
Quota attacco | 3600 m |
Quota arrivo | 4248 m |
Dislivello della via | 648 m |
Difficoltà | PD ( pendenza 40° / I in roccia ) |
Esposizione in salita | Nord |
Rifugio di appoggio | Rifugio Torino |
Attrezzatura consigliata | Corda, picozza, ramponi |
Itinerari collegati | nessuno |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | Martedi e mercoledì scorsi trasferta nel gruppo del Monte Bianco con Nesquik. Obbiettivo il Mont Blanc du Tacul.
Deciadiamo di provare la salita al Rifugio Torino senza usare la funivia. Tutto bellissimo fino ai 1800m, quando incrociamo la strada di cantiere che pone fine all'idillico sentiero che da La Palud sale in mezzo ad un bosco magnifico di abeti e larici con scorci bellissimi sulla val Ferret e le Grand Jorasses. Arriviamo con fatica a Pavillon, date le pendenze incredibili della strada di cantiere. Qui si riprende a salire sul sentiero in direzione del rifugio Torino con numerosi tornanti. A circa 2500m incrociamo due escursionisti che ci informano delle condizioni precarie del sentiero: sarebbero state rimosse alcune corde fisse a causa della teorica imperribilità del sentiero per i lavori della nuova funivia. Loro stavano tornando indietro dopo aver consultato il rifugio. Molto gentilmente ci forniscono il numero delle guide, ma ora di pranzo e nessuno risponde. Consultiamo anche noi il rifugio: ci viene detto che non sanno il reale stato del sentiero, ma se siamo alpinisti preparati dovremmo passare senza problemi. Ci segnalano la presenza di operai al lavoro nei pressi del rifugio, anche se l'attività è ridotta a causa delle ferie. Dopo qualche tentennamento, decidiamo di scendere e di raggiungere il rifugio in funivia da Pavillon. Meglio non rischiare di prendersi sulla zucca eventuali sassi mossi dalle attività di cantiere. Peccato, sarebbe stata una gita d'altri tempi fatta così. A Pavillon abbiamo ricontrollato, ma non si vedono avvisi che segnalano i lavori sulla parte alta del sentiero e di chiusura del sentiero stesso..... vabbè. L'indomani alle 4:30 siamo di nuovo in marcia verso il col du midi, Il ghiacciaio è in buone condizioni, ma ci perdiamo nel dedalo delle tracce che raggiungono le varie vie di arrampicata ai satelliti del Tacul. Girovaghiamo sul plateu sotto al Tacul, per poi ritornare verso il Torino. Con le prime luci dell'alba capiamo dove abbiamo sbagliato e ci rimettiamo sulla strada giusta( maaaaaa, non lo sooooo, anche stavolta non abbiamo preso la strada giuuuuuuusta). Nesquik si mette davanti a imporre un ritmo molto alto per recuperare il tempo perso e alle 9:30 siamo in vetta al Tacul, bruciando le tappe ( e senza fare foto!). Il Bianco sembra (ed è) ancora lontanissimo. Il tempo è magnifico e la vista sulle montagne circostanti. In discesa tutto ok e poco prima delle 13 siamo già al Torino. Scendiamo a Pavillon in funivia, e da qui proseguiamo a piedi fino a La Palud. |
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