|
Aiguille de Bionnassay, traversata dal rif. Durier al rif. Gonella, 10/08/2011 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | martazinal |
Regione | Valle d'Aosta |
Partenza | La Visaille (Val Veny) (1670 m) |
Quota attacco | 3360 m |
Quota arrivo | 4052 m |
Dislivello della via | 2380 m |
Difficoltà | AD ( pendenza 50° / III in roccia ) |
Esposizione in salita | Sud-Est |
Rifugio di appoggio | Rif. Durier |
Attrezzatura consigliata | NDA; suff. mezza da 30 mt |
Itinerari collegati | Aiguille de Bionnassay (4052m), traversata dal rif. Durier al rif. Gonella |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | .. posto il report in super ritardo .. pace! Che dire .. gran gitone: dopo 15 giorni torniamo in Valle d’Aosta a ripercorrere la ‘breve’ e ‘rilassante’ morena del Miage che porta al Gonella ma questa volta per salire al rifugio Durier dal ghiacciaio di Bionassay: la traccia era assente e di fatto si passa anche se è pericoloso per la caduta di seracchi, per i crepacci e per la caduta di sassi; noi abbiamo seguito la linea che ci sembrava essere più logica e sicura (la si può vedere in foto) e quindi abbiamo percorso il ghiacciaio bene o male stando al centro, abbiamo puntato al pendio a sx della seraccata saltando la terminale nel punto più agevole e quindi sempre su ghiaccio raggiunta la parte superiore del ghiacciaio sopra la seraccata, per un canalino detritico e cenge (max I) abbiamo puntato alla fascia rocciosa marroncina più chiara e raggiunto la lingua del gh. del Miage che abbiamo risalito in parte sul pendio di neve tra la seraccata e le rocce e in parte sulle rocce; il rifugio Durier si trova proprio al colle e percorsa la parte più ripida si raggiunge agevolmente con un lungo traversone in falso piano da dx a sx. La sveglia al rifugio è alle 3.30, partenza verso le 5: 5 cordate verso la Bionassay – da ri tracciare sia in roccia che sulla cresta nevosa che scende al Gonella dopo le ultime nevicate e il vento (che non è mancato in tutto il giorno). Ci precedono 3 cordate che ai primi risalti rocciosi decidono di rientrare al Durier e quindi via a fare traccia sulla cresta rocciosa fino in cima e scendendo dalla cima fin dopo la meringa, poi cediamo volentieri il passo alla cordata di 2 francesi che ci raggiunge. La salita dal Durier alla vetta l’abbiamo percorsa in conserva e a nostro avviso è stata di gran lunga più semplice rispetto alla discesa al col de Bionassay: vetta percorsa in parte uno da un lato e l’altra dall’altro lato (Gabri versante FR e io versante IT) e per un bel tratto a cavalcioni, la neve era ottima e ha tenuto, il tratto più delicato dalla meringa al tratto di misto. La discesa al Gonella richiede attenzione causa i creponi e ponti che tengono più no che si (noi siam scesi verso le 11.30): particolare la scala stile Himalaya che è stata messa per attraversare un crepo enorme (foto). Nelle condizioni trovate anche se il dislivello è relativo è stata una gita che ci ha impegnato fisicamente e soprattutto di testa per entrambi i due giorni: concentrazione d’obbligo sia nella salita al Durier e dal rifugio fino a quando non si arriva al Gonella.
Nelle foto la meringa, creste Partecipanti Gabri e Stefi |
Report visto | 2542 volte |
Immagini | |
Fotoreport | Clicca qui per andare al foto-report |