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   CIMA DEGLI ALLI (Quota mt.2.687)-Cresta Sud, 10/09/2011
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Onicer  ALE   
Regione  Lombardia
Partenza  Parcheggio di Predarossa (1955m)
Quota attacco  2400 m
Quota arrivo  2687 m
Dislivello  250 m
Difficoltà  AD+ / V ( IV+ obbl. )
Esposizione  Sud
Rifugio di appoggio  Rifugio Scotti a Sasso Bisolo
Attrezzatura consigliata  NDA; sufficiente 1 sola corda da 50 mt.; portare dadi, friends e soprattutto cordini perche' la via e' tutta da proteggere e le soste da attrezzare
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Discrete
Valutazione itinerario  Buono
Commento La Cima degli Alli fa parte di quella catena montuosa che va dal Monte Piezza sino alla Bocchetta Roma e che divide la Val di Mello dalla Valle di Sasso Bisolo (di questa fanno parte anche la Cima d’Arcanzo, il Pizzo Vicima, il Pizzo dell’Averta e la Remoluzza). Verso la quota mt.2.687 corre una lunga e frastagliata cresta il cui attacco si raggiunge in ca.1h.30 min. partendo dal parcheggio di Preda Rossa e passando per l’Alpe Vicima (mt.2.199), che si raggiunge imboccando dal parcheggio una stradina sulla sin.(dx.idrografica-alcuni bolli verdi) che poi diventa sentiero e infine una semplice traccia in direzione N, verso la cresta da subito ben visibile.
Il dislivello della cresta dall’attacco non e’ molto (ca.250 mt.), ma lo sviluppo e’ molto piu’ lungo visto il continuo saliscendi dai vari torrioni; nel tratto iniziale la cresta si presenta sufficientemente ampia e a tratti erbosa (conserva), per poi diventare sempre piu’ sottile sino agli ultimi 3 tiri (i piu’ belli…) su uno spigolo affilatissimo e slanciato; lungo il percorso di cresta si fanno anche 3 brevi calate (2 su cordini gia’ presenti e l’ultima passando la corda intorno a uno spuntone di roccia (!)) per raggiungere i vari intagli tra i torrioni; in tutta la via si trovano solo 2 chiodi: il primo risalendo una placca lungo lo spigolo nel tratto piu’ affilato (IV+), il secondo nel tratto chiave dell’ultimo tiro (muretto di V°); per il resto ci si protegge bene con dadi, friends e cordini, da utilizzare anche per attrezzare tutte le soste.
Purtroppo la qualita’ della roccia non e’ buona: pur essendo solida (granito) e’ quasi sempre invasa da licheni (anche a causa delle rare ripetizioni…) che la rendono scivolosa e attenzione anche ad alcune lame sottili che possono rimanere in mano (percio’ sempre consigliato proteggersi bene anche sul facile!).
Il valore di questa via sta’ invece tutto nell’ambiente davvero sublime: vista sempre bellissima lungo tutta la salita sul Disgrazia e i Corni Bruciati e sulla sottostante Piana di Predarossa; panorama eccezionale dalla cima verso la Val di Mello e tutte le valli laterali (dalla Val del Ferro sino alla Val Cameraccio) e su tutte le cime piu’ importanti del Masino. Impiegate 3h.30 min. per la vetta.
Discesa facile per canale erboso e gande sul versante ovest (su questo versante e’ possibile trovare anche varie scappatoie per uscire dalla via in caso di maltempo durante la salita) , sino alla base della cresta e all’Alpe Vicima (1h.). Logicamente non abbiamo incontrato nessuno in tutto il giorno.

Foto 1: La cresta vista dal versante Est
Foto 2: Sullo spigolo affilato
Foto 3: Tratto chiave all'ultimo tiro (V°)
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