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Monte Grabiasca, 24/01/2010 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | calimero |
Gita | Monte Grabiasca |
Regione | Lombardia |
Partenza | Carona (850 m) |
Quota arrivo | 2705 m |
Dislivello | 1900 m |
Difficoltà | F |
Rifugio di appoggio | Rif. Calvi |
Attrezzatura consigliata | Ciaspole, ramponi |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | A volte anche un piccolo "ripiego" può risultare entusiasmante quanto l'obiettivo originario, se il " ripiego " risulta essere poi una fantastica salita al Monte Grabiasca in un contesto meraviglioso.
E, da non trascurare, con condizioni climatiche favorevoli ! Partiamo alle 7 da Carona, con l'intenzione di verificare se sia fattibile, in queste condizioni di neve, il Canale Nord del Monte Grabiasca. La partenza è, causa innevamento, circa 150 metri sotto l'abituale punto di parcheggio. Seguiamo il classico sentiero invernale fino al Calvi. L'avvicinamento è, come al solito, un pò noiosetto anche se in un ambiente in condizioni di innevamento quasi fiabesche. Quando arriviamo al rifugio il sole ci accoglie in compagnia di un favoloso cielo blu. Lo spettacolo della conca è , come sempre, impagabile. Aga, Rondenino, Diavolo e Diavolino, Poris, Grabiasca, Madonnino e Cabianca ci fanno da eccezionale stadio naturale. Calziamo le ciaspole e scendiamo sul sentiero delle Orobie seguendo la traccia di un escursionista ( On-icer ? ) che i giorni precedenti ha fatto lo stesso percorso. Sorprendentemente non notiamo tracce oltre a quella, neppure dal passo di Valsecca. In un mare di neve e in continui saliscendi arriviamo fino al bivio per il canale. Qui però ci rendiamo conto che le condizioni non sono il massimo in fatto di sicurezza. Il canale è troppo carico di neve, non ha ancora scaricato e sulla sommità si nota già una cornice di 1 mt. da rompere. Decidiamo per cui di " ripiegare " ( eccolo, il "ripiego" ) sulla normale, seguendo la traccia dell'alpinista che ci ha preceduto. La salita si rivela però entusiasmante. Dopo il primo dosso, abbandoniamo le ciaspole e montiamo i ramponi per affrontare la ripida parete che ci riserva almeno tre " muri " e un canalino a 45° di pendenza, prima di sbucare sulla breve ed aerea crestina finale. Un' autentica lama di coltello che, a sx, strapiomba lasciandoci ammirare la fantastica vertigine del canale Nord ( che è solo rimandato... ). In vetta poi, in due non ci si sta e la croce spunta solo per la sua cima.... Dalla vetta, il panorama è quanto di meglio la montagna ci possa offrire, con il corollario del " mare " di nebbia della pianura. Entusiasmante ! Dopo un rapido spuntino, scendiamo velocemente fino a raggiungere le ciaspole che rimontiamo per uno stupenda discesa tracciando la pista, un pò a caso, in neve fresca. Ed in giro, nella valletta, ci sono solo due ecursionisti. Noi. Da delirio ! Dal Calvi, poi , ri-noiosetta discesa spaccagambe ( dopo 1.900 mt di dislivello.... ) ma arrivo alla macchina con la gioia di una salita splendida e preziosa. Alla prossima !!! Partecipanti Calimero e Saldeg foto 1 Saldeg nel canalino prima della cresta foto 2 Calimero sulla crestina prima della vetta foto 3 Saldeg in vetta |
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