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Terrarossa ad anello, 29/03/2019 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | funfunfunfzig |
Gita | Terrarossa ad anello |
Regione | Svizzera |
Partenza | Simplon Hospitz (1997 m) |
Quota arrivo | 3245 m |
Dislivello | 1300 m |
Difficoltà | OSA |
Esposizione in salita | Ovest |
Esposizione in discesa | Ovest |
Itinerari collegati | nessuno |
Neve prevalente | Trasformata |
Altra neve | Farinosa |
Rischio valanghe | 2 - Moderato |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Il giro potrebbe sembrare balenga, vista la quantità di spallaggio in cresta e a scendere, ma (1) altrimenti si chiamerebbe sciismo (2) nei piani la Terrarossa doveva essere solo l’aperitivo per il Leone, poi il meteo si è imbastardito e poi, sì, probabilmente l’idea era comunque balenga. Ma la ritenteremo. Già l’assalto alla cima ha richiesto una predisposizione alla raffinata arte del ravanaggio: prima per superare un traverso esposto che dall’Ospizio ci ha diretto al Chaltiwassertalli evitando il classico passaggio sotto l’Hubschorn; poi per raggiungere la Maderlicke su neve assolata ma marmorea data la temperatura freschetta. Sulla cresta SW che è facile e superbamente posizionata in faccia all’Oberland, per una bizzarria del fato il vento ha smesso di rompere (di solito è il contrario), così in cima ce la siamo goduta.
Per la discesa abbiamo scelto un dritto diretto dalla cima-cima, prima su muretto nevoso poi su sfasciume rognoso ma breve: l’obiettivo era il pendio successivo, un solenne paretone a 50° secchi che andava a compensare la Nord del Leone sfumata: tutto bene tranne che uno sci di Paolo se n'è andato per fatti suoi a metà strada. Che si sia anche fermato a un certo punto, è un mezzo miracolo, mentre la salute di Paolo si deve tutta a lui che si è inventato un freno istantaneo con la testa dell’unica bacchetta rimastagli in mano,,, scampato il pasticcio, siam scesi sul rifugio (chiuso), e poi giù fino al bivio per l’Homattugletscher: visto che il meteo sembrava dare tregua, abbiamo provato a risalire per mirare al passo del Breithorn, e poi chissà,,, senonché vento e nuvole hanno ricominciato a pompare, e allora dopo 200 mt abbiamo detto amen. Alla fine per restare in tema, abbiam pensato bene di scendere dritti verso le gallerie sotto il passo, versante svizzero, evitando ancora il traverso dell’Hubschorn, giusto per goderci la sciata e fidandoci del nostro fiuto balenga. Morale: super-ravanaggio (e tre!) e risalita di 150mt circa su meringhe di neve a 50/55° per riguadagnare i pali elettrici e poi l’Ospizio. Gita ostica, da skialper testoni, e Paolo e Fabio lo sono, potremmo fondare un club. Foto 1: Nuovo traverso Foto 2: Leone sopra le nuvole Foto 3: W la cruz |
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