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Pizzo Tre Confini, 01/05/2014 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | supeimonti |
Gita | Pizzo Tre Confini |
Regione | Lombardia |
Partenza | Lizzola (1270 m) |
Quota arrivo | 2824 m |
Dislivello | 1700 m |
Difficoltà | BS |
Esposizione in salita | Ovest |
Esposizione in discesa | Ovest |
Itinerari collegati | nessuno |
Neve prevalente | Trasformata |
Altra neve | Farina pesante |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Buono |
Commento | La poca neve dei giorni scorsi ci fa virare verso Lizzola ed il Tre Confini, pensando, se il tempo ce la da' buona, di arrivare per cresta al Recastello. Non sara' cosi'. Spalliamo fino a circa 1500 m, poi seguiamo la traccia nel fondo valle, superando diverse valanghe terrose. Si seguono le diverse balze lasciando a sinistra il torrente Bondione e traversando il lungo pendio fino al lago Bondione (2326 m). I cambi di neve (prima bagnata, poi asciutta e adesiva) facilitano la formazione di zoccolo (sciolinare le pelli). Dopo il pendio ripidino sotto il passo, in breve la cima dalla cresta sud. Le nuvole si danno appuntamento qui e abbandoniamo l'idea del Recastello.
A parte i primi 300 m che abbiamo sceso in un whiteout da navigazione strumentale, la discesa e' divertentissima su neve trasformata, con qualche accumulo di farina fresca. Scesi fino a circa 1950 su bellissime balze, risaliamo una mezz'oretta per rifarle spostandoci un po' verso il Sasna. Dai 1900 in giu' smolla, ma si riesce con un solo metti e togli ad arrivare fino 1350-1400 con gli sci. Con Livio, Stefano, Mauro e Fabrizio, che e' risalito fino in cima. Foto 1: Non si e' mai soli al Tre Confini Foto 2: Nuvole in agguato |
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