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Monte Golla, 29/04/2018 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Pierpaolo |
Gita | Monte Golla |
Regione | Lombardia |
Partenza | Gorno, loc. Alpe Grina (BG) (1093 m) |
Quota arrivo | 1950 m |
Dislivello | 850 m |
Difficoltà | E |
Rifugio di appoggio | Rifugio CAI Leffe (chiuso) |
Attrezzatura consigliata | Normale da escursionismo |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Mediocri |
Valutazione itinerario | Buono |
Commento | Diverse volte, camminando sui sentieri che si snodano attorno alla Cima Grem, abbiamo volto lo sguardo verso est osservando le più modeste e tranquille vette che si elevano a margine di essa. Finora non avevamo mai preso in considerazione l’idea di salirle, ma complice la voglia di scoprire percorsi nuovi decidiamo che quel momento è arrivato.
La partenza del percorso ad anello avviene dall'Alpe Grina, appena sopra Gorno, posteggiando l’auto su uno spiazzo a margine della strada. Imbocchiamo il sentiero numero 260, che nel primo tratto sale regolare e ci porta nei pressi della Forcella Bassa. Da qui, proseguiamo entrando temporaneamente in un bel bosco di abeti, per poi sbucare nuovamente negli spazi aperti della Baita Foppelli, in un contesto dal sapore vagamente irlandese. Continuiamo la salita tramite sentiero sempre ben segnalato e molto panoramico, arrivando al Rifugio CAI Leffe. Ora è il momento di puntare la vicina vetta del Monte Golla, ma il percorso non è evidente a causa del manto nevoso che salendo di quota è sempre più presente, occultando la segnaletica. Senza eccessive difficoltà arriviamo alla Bocchetta di Golla. Le nostre iniziali intenzioni di salire sull’omonima cima vanno a scontrarsi con le condizioni meteorologiche un po’ instabili che non ci rendono tranquilli, visto che il cielo a momenti minaccia la formazione di un temporale. Dopo qualche attimo di riflessione decidiamo così di rinunciare alla vetta e di dirigerci sul percorso di rientro, passando però prima dal Matto di Golla, ovvero l’anticima. Raggiunta la vetta, si pone il problema di come arrivare al Bivacco Mistri per andare a prendere il sentiero di rientro numero 263. Il percorso originale è infatti interamente ricoperto di neve marcia e seguire questa linea non pare potere essere la scelta migliore. Dopo una perlustrazione dalla vetta, decidiamo di seguire una linea più diretta per dirigerci verso il Bivacco, dal momento che svolgendosi su pendii maggiormente assolati presenta una copertura nevosa più irregolare. Scendiamo così a zig zag cercando di toccare meno neve possibile e al contempo di stare su pendii non eccessivamente ripidi. Senza difficoltà arriviamo al Bivacco Mistri, per poi imboccare il sentiero che conduce al Bivacco Telini, privo di neve. Per tornare all’Alpe Grina seguiamo ora il sentiero 263, che comodamente ci riporta al punto di partenza. Nel complesso un bel giro ad anello, ma la Cima del Monte Golla seguita a farsi desiderare. Ritenteremo in futuro con condizioni più favorevoli e sicure. Foto 1: baita Foppelli Foto 2: i crocus lungo il sentiero che conduce al Rifugio CAI Leffe Foto 3: Bivacco Telini |
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