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   ROCCA SBARUA - Via Cinquetti-Burdino, 24/10/2009
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Onicer  ALE   
Regione  Piemonte
Partenza  Dairin (950m)
Quota attacco  1000 m
Quota arrivo  1200 m
Dislivello  200 m
Difficoltà  D / 5b ( 4c obbl. )
Esposizione  Sud
Rifugio di appoggio  Rifugio Melano (in ristrutturazione)- Agriturismo Fiorendo
Attrezzatura consigliata  NDA; molto utili dadi o friends
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Oggi decidiamo per questa lunga trasferta in terra piemontese per visitare la Rocca Sbarua di cui abbiamo spesso sentito parlare molto bene. E’ una zona idilliaca soprattutto in questo periodo in cui i colori dell’ autunno la fanno da padrone mentre si cammina per i bellissimi boschi di castagni e faggi per giungere all’attacco dei vari speroni.
Da Pinerolo si seguono le indicazioni per la Val Lemina e, salendo lungo una stradina piuttosto stretta e ripida ma sempre ben asfaltata, si attraversano varie borgate giungendo dopo ca.30 min. a Dairin dove si lascia l’auto lungo la strada (ci sono degli slarghi ma spesso si fa fatica a parcheggiare per la notevole quantita’ di auto….oggi non abbiamo avuto problemi). Da qui in un’ altra mezz’ora si giunge al Rifugio Melano (in ristrutturazione) da cui si ha una buona vista sui vari settori della rocca.
Dal rifugio si segue il sentiero evidente che prosegue pianeggiante nel bosco sino a giungere in poco tempo alla base dei vari speroni (Normale, Rivero, Cinquetti…); il settore da noi scelto e’ il Cinquetti e la via e’ la classicissima “Cinquetti – Burdino”, aperta negli anni ’30.
E’ una via di 8 tiri per uno sviluppo di ca. 200 mt. su ottima roccia (gneiss ma spesso sembra di arrampicare su granito…), con chiodatura a spit non particolarmente ravvicinati (quasi tutti i passi piu’ duri sono obbligatori fatta qualche eccezione), ma ben integrabile con dadi o friends nei vari diedri e fessure.
La sequenza dei tiri e’ la seguente:
1° tiro: 4a - pilastrino a placche con risalto verticale circa a meta’
2° tiro: 4b – difficile diedro aperto e placche gradinate
3° tiro: 4a – placca compatta che si risale grazie ad una fessura sulla sin. (noi abbiamo concatenato il 2° e il 3° tiro)
4° tiro: 5a - magnifico diedro con fessura che si risale in dulfer (ben proteggibile a friends) poi placche verso dx.
5° tiro: 5b (4c obbl.) – si prosegue sotto il grande arco salendo in spaccata con i piedi in placca e mani in fessura sulla sin., risalendo infine un difficile gradino
6° tiro: 4b – strapiombino molto atletico (spit non molto visibile appena sopra) con ottimi appigli e una pianta sulla dx. che puo’ aiutare nella risalita.
7° tiro: 3c – traverso a dx. per cengetta a tratti esposta
8° tiro: 5b (4c obbl.) – difficile diedro da salire in dulfer sfruttando la fessura sulla dx.

Si sbuca cosi’ nel bosco sovrastante, da cui si scende lungo una traccia di sentiero (catene in alcuni tratti) ripida e non sempre evidente, con un tratto pericoloso nell’ attraversamento di un canale franoso (attenzione), giungendo in ca.20 min. di nuovo all’attacco.
Impiegate h.2.15 min. per la sola salita.
Nel complesso la via davvero meritevole, l’ambiente autunnale fantastico, la meteo perfetta e le poche cordate nella zona (di questo ci siamo molto sorpresi) ci hanno permesso di passare una giornata a 5 stelle!!

Foto 1: La Rocca Sbarua con lo Sperone Cinquetti in primo piano
Foto 2: Appena fuori dal diedro del 2° tiro
Foto 3: La spaccata per risalire il difficile diedro del 5° tiro

Altre foto a breve su http://lemiemontagne.myblog.it/
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