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Monte Rinalpi, 17/03/2009 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | ALE |
Gita | Monte Rinalpi |
Regione | Lombardia |
Partenza | San Carlo (1580 m) |
Quota arrivo | 3009 m |
Dislivello | 1650 m |
Difficoltà | EE |
Rifugio di appoggio | Rifugio all' Alpe Borron (mt.2057) (chiuso) |
Attrezzatura consigliata | Ciaspole; ramponi per il tratto finale dalla sella alla cima |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Partenza da San Carlo (mt.1580), 2 Km dopo Semogo lungo la strada della Valdidentro.
Occorre scendere per una stradina un centinaio di mt. di dislivello sino al ponte sul torrente Bormina e risalire sul versante opposto su buona traccia sino ad incontrare la strada che sale da Isolaccia. Si segue la lunga strada ottimamente innevata, si oltrepassano le baite di Presedont e la Chiesetta di Presedont (mt.1760) e si entra nella stupenda Val Lia. Si oltrepassano vari agglomerati di baite in un ambiente da favola sempre al cospetto della parete N della Cima Piazzi, giungendo all’ Alpe Borron (mt.2057) dove finisce la strada. Si prosegue nel fondovalle in direzione S per circa 1 Km su terreno quasi pianeggiante, poi si devia verso E ad imboccare un valloncello morenico tra i pendii della Cima Piazzi e quelli del Corno di San Colombano; lo si risale alternando tratti molto ripidi ad altri che lasciano maggiore respiro, sino a giungere a un’evidente selletta proprio sotto la cima del Rinalpi. Da qui (depositate le racchette e calzati i ramponi) per un pendio di rocce e neve si giunge in breve sulla vetta (mt.3009). Tempo totale impiegato per la salita h.4.00 dall’auto a S.Carlo. Giornata eccezionale dal punto di vista meteo con sole fantastico lungo tutta la salita e sulla cima, con visibilita’ ottima che ci ha permesso di godere di un panorama davvero sublime (bellissima la vista su Gran Zebru’, Monte Zebru’ e Ortles e sulla vicina Cima Piazzi); purtroppo moooolto vento alla sella e sulla cima. Discesa diretta lungo tutto il canalone su neve fantastica: ventata solo nella parte alta sin sotto la sella, poi polvere sino al pianone che porta all’ Alpe Borron! Pericolo valanghe 2 (moderato) anche al primo pomeriggio visto che il cielo si e’ rannuvolato. Incontrato nessuno in tutto il giorno (soprattutto perche’ era martedì), ma traccia ottimamente marcata lungo tutto l’itinerario. Nel complesso davvero una signora gita con grande sviluppo e grande dislivello (calcolare che nel finale bisogna risalire di nuovo a San Carlo per un centinaio di metri!) Foto 1: L' Alpe Borron e la parete N della Cima Piazzi Foto 2: Panorama dalla cima Foto 3: La Cima Piazzi dalla vetta del Rinalpi |
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