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Monte Sasna, dalla Val di Scalve, 03/02/2013 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | faust e furios |
Gita | Monte Sasna, dalla Val di Scalve |
Regione | Lombardia |
Partenza | Nona di Scalve (1341 m) |
Quota arrivo | 2229 m |
Dislivello | 1300 m |
Difficoltà | MS |
Esposizione in salita | Sud |
Esposizione in discesa | Sud |
Itinerari collegati | Monte Sasna (2229m), dalla Val di Scalve |
Neve prevalente | Crostosa |
Altra neve | Ventata |
Rischio valanghe | 2 - Moderato |
Condizioni | Mediocri |
Valutazione itinerario | Buono |
Commento | VENTO VENTO VENTO...
Partiti da Nona alle 8:30 con -2°C. L'idea era quella di provare a salire fino al Pizzo 3 Confini, ma già da subito abbiamo capito che sarebbe stata dura. Le cime sbuffavano e della poca neve scesa ieri nemmeno l'ombra. Spallaggio degli sci per circa 25 minuti fino alle prime baite isolate sulla stradina. Usciti dal bosco raggiungiamo Malga Saline fra raffiche di vento che pungevano il viso. Decidiamo di puntare al passo sotto il Sasna per vedere di scendere alle baite di Sasna, ma arrivati in cima il vento ci ha letteralmente respinto, e non è un eufemismo. Decidiamo di riscendere a Malga Saline su neve marmorea con accumuli nei canalini di neve fresca caduta sabato. Ripelliamo e saliamo alla croce del Sasna su vecchie traccie parzialmente erose dal vento. Data la consistenza della neve io ho messo i rampant, il mio amico Paso, senza, tre passi in avanti e due indietro. Arrivati in cima, sferzati da raffiche assurde, spelliamo e via in discesa. Neve durissima ma perfettamente livellata. Per chi piace questo tipo di neve e sa usare bene le lamine ci si riesce perfino a divertire. Almeno io mi diverto... Stradina finale percorribile fino a metà, ricercando qua e la gli ultimi rimasugli di neve rimasta sui prati |
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