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Monte Generoso, per la Via ferrata Angelino, 09/04/2017 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Pierpaolo |
Gita | Monte Generoso, per la Via ferrata Angelino |
Regione | Lombardia |
Partenza | Orimento, San Fedele d'Intelvi (CO) (1270 m) |
Quota arrivo | 1701 m |
Dislivello | 500 m |
Difficoltà | EE |
Rifugio di appoggio | Vari punti di appoggio sotto la vetta |
Attrezzatura consigliata | N.d.e. + imbraco, caschetto e set da ferrata |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Discreto |
Commento | Una domenica soleggiata e dal sapore tardo primaverile ci invoglia a camminare senza pestare neve. Ci orientiamo quindi verso un’escursione a medio/bassa quota e la scelta ricade sul Monte Generoso, a cavallo tra Italia e Svizzera. E’ una cima che per lungo tempo non abbiamo preso in considerazione soprattutto per il fatto di essere nota per la sua eccessiva antropizzazione che ha portato alla costruzione di una ferrovia con arrivo poco sotto la vetta. L’idea di una montagna facilmente accessibile a tutti e di conseguenza presumibilmente sovraffollata non ci ha mai attirato più di tanto. Dopo avere però scoperto che il Monte Generoso presenta un lato decisamente meno sfruttato e che è addirittura presente una Via ferrata, seppur breve, decidiamo di trasformare la curiosità in una escursione.
Partiamo dunque dalla località Orimento (piazzale con pochi posti auto) prendendo la via alta per il Monte Generoso, camminando solo per un breve tratto all’interno del bosco. Alzandoci di quota raggiungiamo abbastanza velocemente la cresta della montagna in spazi più aperti. Saliamo fino a quando, sulla destra, si stacca un sentierino che nel giro di qualche minuto conduce all’attacco della ferrata. Dopo esserci preparati, affrontiamo la breve via attrezzata che è composta da due paretine verticali su cui sono posizionate tre scale, la prima leggermente strapiombante. Senza troppi problemi saliamo superando anche il tratto più impegnativo della via, ovvero il traverso tra la seconda e la terza scala, sempre in un contesto di difficoltà contenute. Più avanti le difficoltà cessano e, a parte alcuni passaggi dove ci si più tranquillamente aiutare con la catena, arriviamo sulla croce dell’anticima. Scendiamo di qualche metro in direzione della vetta per poi tornare a salire ripidamente attraverso un sentiero provvisto di cavo e in alcuni tratti leggermente esposto. Arriviamo così sull’affollatissima vetta, ammirando il paesaggio in parte offuscato dalla foschia. Scendiamo in direzione dell’arrivo della ferrovia per poi piegare due volte a sinistra, andando a prendere la via bassa per il rientro. Non appena compiamo la seconda svolta, torniamo a immergerci in un ambiente più solitario e consono al contesto montano. Senza difficoltà e percorrendo un bel sentiero torniamo comodamente a Orimento, chiudendo un piccolo anello e una escursione meritevole che ho definito “raccolta” sia in termini di numeri (dislivello modesto) che di ferrata (in miniatura). Foto 1: sulla via alta, poco prima dell'attacco della ferrata che si svolge lungo le pareti di roccia visibili a destra della cima Foto 2: all'attacco della ferrata Foto 3: tra la seconda e la terza scala |
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