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   Forcella di Val d'Arcia, 29/12/2012
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Onicer  darioalpago      
Gita  Forcella di Val d'Arcia
Regione  Veneto
Partenza  Tornante per il rifugio città di fiume  (1600 m)
Quota arrivo  2476 m
Dislivello  850 m
Difficoltà  BS
Esposizione in salita  Nord
Esposizione in discesa  Nord
Itinerari collegati  nessuno
Neve prevalente  Variabile
Altra neve  Variabile
Rischio valanghe  2 - Moderato
Condizioni  Discrete
Valutazione itinerario  Buono
Commento Oggi gita in compagnia!
Sul Pelmo con l’omino del Philip Flamm che a differenza del Michelin è secchetto con due sci larghi al posto delle ruote…
Saliamo la Val d’Arcia rincorrendo le nostre avventure lontane solo nel tempo mentre il silenzio racconta la grandezza di queste pareti nelle infinite sfaccettature dell’imponenza…
E’ presto..
E siamo soli a goderci l’alba che scalda le crode incendiando sempre la stessa emozione,mentre la Nord del Pelmo osserva il nostro sguardo bruciandolo nel ghiaccio che qui parla di noi.
Si sale guardando la fatica nell’aria scaldata,mentre il silenzio scandisce regolarmente i passi.
Enrico va avanti mentre io mi attardo per mettere i rampanti sperando di aiutare le mie vecchie pelli..
Rimontato il canalone,la Nord ci cade addosso nella sua Severità Abbandonata e al silenzio rubato dall’omino del Philip…
“Ghesbooooorooooooo!!!!!!!”
Esclama Enrico…
E l’ha rason…
Tanta tanta roba…
Passeggiamo sui resti che una volta erano i nevai perenni del Pelmo sognandoli ancora mentre galleggiamo in direzione della ripida Forca Rossa.
Il manto nevoso battuto da vecchie valanghe diventa a tratti duro come il ghiaccio.
Enrico memore di una vecchia esperienza in queste condizioni espone dubbi e saggiamente puntiamo alla meno esposta val d’Arcia.
Lo scivolo della forca in effetti non concede errori oggi…
E forse poco importa a noi che siamo qui per ascoltare le storie di questi luoghi meravigliosi..
E la forcella finalmente si concede toccando con mano le rocce gialle fino a scollinare dove l’Antelao ci regala il Cielo…
Blu…
Maledettamente blu…
Un panorama appartato e grandioso dal Col Nudo al Duranno,per la cima Preti e gli spalti di Toro che proteggono il Campanile mentre l’Antelao sembra portare il sole dalla sua cima intoccabile…
“Ghesboooooroooo!!!!”
Si lasciano all’euforia trattenuta nell’aria mentre strette di mano forti e decise ricercano la forza delle rocce..
Un piumino verde mi scalda e il sorriso ci spinge con orgoglio giù da queste crode eleganti.
La neve è…
Non è per i miei stecchini…
Meglio per quelli di Enrico che sostiene non essere sci ma due bestie!!!
In effetti tanta roba..
Io con i miei stecchi invece sembro una bestia!!!!!!!!!
Croste farina pesante e crosta….
Il prezzo da pagare per questa meraviglia sfiorata…
Tocchiamo l’auto prima di mezzogiorno…
Qualcuno dice ghesboooroooo..
Ha ragione…
Il resto è la luna piena che ridisegna le creste dell’Alpago..
prima di lasciarsi al cielo..
e a domani..
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