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   Pizzo di Prata, 28/09/2016
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Onicer  Federico   
Gita  Pizzo di Prata
Regione  Lombardia
Partenza  Pratella  (1000 m)
Quota arrivo  2727 m
Dislivello  2100 m
Difficoltà  F
Rifugio di appoggio  Nessuno
Attrezzatura consigliata  Eventualmente da Alpinismo
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Buono
Commento Itinerario molto selvaggio che richiede orientamento oltre ad alcuni passaggi di II° forse III° nel canalone di accesso al Portone.
Si lascia la macchina a Pratella (necessario prendere il permesso e la chiave € 8 al Bar Nandino di Prata Camportaccio in Via Roma) e si segue il sentiero per Pratella di Sopra
per quindi proseguire lungo il bosco fra fastidiosissimi “maloss”. Si sale ripidi fino alla croce di Matra (m 1730) poi si tiene il filo in direzione del Monte Matra (m 2200).
Questa parte del tracciato può esser così sintetizzata: un primo tratto poco ripido sulla spalla O,
poi ci si appoggia leggermente a S di questa, quindi, in corrispondenza di un ripido e breve prato, la si rimonta e si continua a salire sul versante settentrionale, poco sotto il filo. Si guadagna una breccia che anticipa un'impennata del filo e ci si porta sul versante meridionale. Abbandonata definitivamente la cresta O, si scende di qualche metro, si costeggiano alcune imponenti bastionate rocciose, per poi risalire e quindi pianeggiare fino ad una selletta panoramica a S del Monte Matra (m 2000 ca). Questa selletta (punto cruciale del percorso) è contraddistinta da dei roccioni che bisogna passarci in mezzo (bollo rosso)
Ci si abbassa di parecchi metri lungo il fianco S della montagna, rientrando nel limite della
vegetazione, quindi si pianeggia e si ricomincia a salire sul versante opposto. Il “sentiero” una volta era molto difficile da riconoscere, ma anche se la vegetazione è sempre fitta adesso ci sono dei bolli rossi di aiuto.
Dalla successiva risalita si vede bene il canalone che porta al Portone . Per accedervi bisogna scendere ancora un pò e superare un canale precedente. Si sale il canalone che senz'altro è il tratto più pericoloso per alcuni massi instabili (attenzione ad eventuali capre sopra) e per alcuni passi di facile arrampicata, uno dei quali è attrezzato con una catena. In cima al canale, all’uscita del “Portone” inizia la parte terminale della salita , circa 500 metri di dislivello, e prosegue ripida lungo il versante S del Pizzo di Prata. Si sale ripidi obliquando verso dx nei primi metri di dislivello fino ad una costola (Omino con bollo rosso). Si passa nel versante successivo puntando in alto evitando di portarsi inutilmente a ridosso degli strapiombi! Raggiunto lo spartiacque a N non lo siabbandona più fino alla vetta.
Partecipanti: Roby ed io
Foto 1: l'itinerario
Foto 2: il canalone di accesso al Portone
Foto 3: dal Portone guardando verso la salita
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