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Val Vedrano/Monte Piezza, La chicca di giaro | |
Zona | Lombardia - Orobie | |
Partenza | Laveggiolo (1485 m) | |
Quota attacco | 1780 m | |
Quota arrivo | 2269 m | |
Dislivello | 500 m Sviluppo 700m | |
Difficoltà | 3 / III ( III in roccia ) | |
Esposizione in salita | Nord-Ovest | |
Rifugio di appoggio | Nessuno | |
Attrezzatura consigliata | Nda, dadi, friends, 8/10 viti, chiodi in caso di necessità
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Orario indicativo | 9 A/R (itinerario B) | |
Periodo consigliato | Dicembre - Febbraio | |
Descrizione | AVVICINAMENTO
La Val Vedrano si raggiunge dall'abitato di Gerola Alta seguendo le indicazioni per il paese di Laveggiolo. Arrivati a Laveggiolo si parcheggia ed si percorre la mulattiera che entra nella valle e conduce all'alpe di Trona (indicazioni per il rif. Trona Soliva). Seguirla (le cascate sono presto evidenti) fino al ponte in legno superato il quale si gira verso sinistra, imboccando il sentiero per l'alpe colombana. Dopo poco si lascia il sentiero e si sale a sinistra prima per boschetto e poi per colatoio di valanga puntando alla cascata. Tempo 1h30m / 2h in base all'innevamento. DESCRIZIONE WI 3 M3 Canale a 45° pass.in cresta di 2°/3° 500m di disl. 700mw sviluppo. L1: Salire la placca appoggiata e poi superare un muretto a 80°. Proseguire per goulottina facile fino alla sosta su chiodi a sinistra (50m) L2: due brevi salti di ghiaccio a 80° max o misto (M3) su balze di erba gelata. Poi pendio nevoso fino alla sosta su pianta con cordone a dx della colata (55m) L3: tiro a 75°/80° poi pendio nevoso fino alla base del salto successivo (sosta su ghiaccio o arbusti, 60m) L4: prima facile (75°) poi saltino a 85°.infine pendio nevoso fino alla base del salto successivo. (sosta su ghiaccio, 55m). L5: la lunghezza più bella della via, due muretti consecutivi a 80° sulla sinistra (3) oppure una colonna verticale a destra (4/4+) con possibile ghiaccio lavorato (20m, sosta su ghiaccio o su dadi/friend) Qui ci sono due possibilità: (A) Calarsi fino alla base. Le prime 2/3 calate su abalakov fino alla S2 su pianta. Poi dalla S1 a chiodi fino alla base. (B) Proseguire ora in conserva protetta per canale a 45° con qualche breve saltino di ghiaccio fino ad intercettare lo sperone di roccia che permette di accedere alla cresta finale. Sostare su pianta a sinistra dello sperone (un po' scomodo). L6: alzarsi a sinistra della sosta (III) e poi proseguire per rocce più facili fino a poter attrezzare una sosta. Proseguire di nuovo in conserva per rocchette e balze erbose o neve (fino a 60°). Attaccare infine la cresta di destra con passo iniziale su roccia non banale (aggirabile a sx in base all'innevamento). Proseguire fino alla sommità, da qui si va a sx verso la croce di vetta per cresta nervosa in leggera discesa. DISCESA Dalla croce si segue la cresta. Superare il primo pilone e poi iniziare ad abbassarsi nel bosco in obliquo verso il secondo pilone fino ad incrociare la mulattiera. Seguirla fino al ponte in legno già passato in salita. |
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Valutazione itinerario | Ottimo | |
Commento | Bella cascata dal sapore alpinistico che può cambiare molto in base alle condizioni offrendo passaggi di misto interessanti ma mai difficili.
Salita da evitare dopo nevicare abbondanti per il pericolo slavine sulla parete. Sconsiglio di proseguire fino alla cima in caso di neve non portante. Foto al link https://photos.app.goo.gl/smqUwYBuca91gy5x9 |
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Itinerario visto | 17607 volte | |
Immagini | |
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