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Pizzo Castello-Cima d'Avert, dalla valle di Foga, per la cresta sud con discesa al rif. Coca | |
Zona | Lombardia - Orobie | |
Partenza | Valbondione (park autobus) (900m) | |
Quota attacco | 1900 m | |
Quota arrivo | 2616 m | |
Dislivello | 700 m | |
Difficoltà | PD- / III ( II obbl. ) | |
Esposizione | Sud | |
Rifugio di appoggio | Rif. Coca | |
Attrezzatura consigliata | Casco, imbrago, spezzone di corda di 30m, 2 o 3 rinvii, qualche friend e cordino | |
Orario indicativo | 6h | |
Periodo consigliato | Estate-Autunno | |
Descrizione | Dal parcheggio delle autorimesse degli autobus, appena prima del paese di Valbondione, prendere il sentiero CAI 331. Raggiunta la forestale, seguirla fino al cartello "Baite Redorta". Qui seguire invece il sentiero ora più ripido che prosegue sulla dx. Si arriva così un terrazzino di cemento con vecchi ruderi (1690m), dal quale è visibile il pozzo Enel che si raggiunge in breve (1800m, 2h e 15' dalla partenza). Da qui si vede il Pizzo Castello, volgendo lo sguardo a dx, e inoltre si incrocia anche il sentiero basso che dal Rifugio Brunone porta al Rifugio Coca (CAI 330).
Dal pozzo proseguire lungo il sentiero per il rif. Coca per circa 100m di dislivello, fino a che diventa agevole deviare a dx per balze erbose, puntando alla depressione alla base della cresta N del Pizzo Castello. Per pietre e tratti d'erba, si arriva alla sella. Se si desidera salire la cima del Pizzo Castello, seguire a dx la cresta inizialmente facile, poi un torrione roccioso che si può scalare (III°) oppure aggirare a sx (più esposto) oppure a dx. Si prosegue brevemente fino alla cima con bandiera italiana. Tornati alla sella, si intraprende ora la lunga cresta sud che porta alla Cima d'Avert. La cresta offre spesso roccia buona, anche se è sempre buona cosa tastare ciò che si tocca. Pochissimi i tratti di sfasciumi; è soprattutto rocciosa oppure erbosa. Si tiene pressoché sempre il filo, talvolta stando appena a dx o a sx, ma quasi sempre in cresta. In genere le difficoltà non superano il II°, solo in due tratti sono presenti passaggi di III°. Si arriva così su una specie di anticima, dalla quale occorre percorrere numerosi saliscendi fino ad abbassarsi alla bocchetta che è l'incrocio con il sentiero CAI 302 che dal rif. Brunone porta al rif. Coca. Qui si sale l'ultimo ripido ma facile tratto che in circa 15' porta sulla Cima d'Avert. Splendido il colpo d'occhio su Redorta e Coca. DISCESA: Si torna alla sottostante bocchetta e si scende a sx verso il Lago di Coca. Il sentiero è molto ripido e a tratti sfasciumoso; in diversi punti vi sono delle catene. In circa 1h e 15' si arriva al Lago di Coca; da qui all'omonimo rifugio e quindi a Valbondione, dove occorre camminare 10-15' su strada per tornare al parcheggio autobus. |
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Valutazione itinerario | Ottimo | |
Commento | Bellissima escursione in cresta e pure su roccia quasi sempre buona, che offre uno spettacolare colpo d'occhio sui giganti orobici. Divertente anche se breve la salita al Pizzo Castello, dal quale si vede bene tutta la cresta sud da percorrere che porta alla Cima d'Avert.
E' più un'escursione che un itinerario su roccia, ma la cresta in molti tratti non è banale e occorre passo sicuro e confidenza con la roccia e sui passaggi di II°. Un pezzo di corda è utile nei due tratti di III° presenti lungo la cresta. Dalla bocchetta sotto la Cima d'Avert, si può anche proseguire verso il Simal, ma occorre salire ancora 150-200m per raggiungerne la cima e poi scendere dal sentiero che porta al Lago d'Avert e di nuovo al Pozzo Enel. FOTO 1: Il Pozzo Enel; sopra di esso, il Pizzo Castello e a sx gran parte della lunga cresta sud che porta alla Cima d'Avert. FOTO 2: Un tratto della prima parte della cresta. FOTO 3: Alla bocchetta da dove si sale il tratto finale per la Cima d'Avert. Dalla bocchetta, scendendo a dx si segue il sentiero per il Lago di Coca. |
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Itinerario visto | 47311 volte | |
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