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Becca di Vlou, Cresta sud | |
Zona | Valle d'Aosta - Monte Rosa | |||
Partenza | Issime, str. per S. Grato (Val di Gressoney) (1450m) | |||
Quota attacco | 2550 m | |||
Quota arrivo | 3032 m | |||
Dislivello | 500 m | |||
Difficoltà | AD / IV ( IV obbl. ) | |||
Esposizione | Sud | |||
Rifugio di appoggio | Nessuno | |||
Attrezzatura consigliata | Corda da 30m, friend di varia misura, cordini | |||
Orario indicativo | 3h e 15' di avvicinamento + 3h e 30' per la cresta | |||
Periodo consigliato | Estate-Autunno | |||
Descrizione | Parcheggiata l’auto al cartello di divieto d'accesso, percorrere la strada per 5 minuti e poi salire a dx per sentiero piuttosto ripido. Dopo circa 30’ si perviene alla cappella di San Grato (1684 m). Prosegue verso sx seguendo il sentiero 1C superando alcune baite, finché si entra nel bosco. Si superano le baite di Mettiu (1894 m) e, superati due ponticelli, si raggiunge poi il pianoro di Munes (2021 m) con la cappella Madonna delle Nevi. Superate le baite, piegare a dx puntando a una baita posta sotto un pendio erboso. Sempre verso dx risalire un ripido sentiero (ometti) che conduce all'alpe Vlou inferiore e poi a quello superiore (2363 m). Dall'alpe Vlou superiore seguire il dosso erboso piegando leggermente a dx e risalirlo faticosamente fino al netto intaglio, punto in cui parte la vera e propria cresta rocciosa (3h e 15’ dalla partenza).
Da qui si può seguire subito il filo fino a un profondo intaglio dal quale si scende con una doppia di 10m; oppure effettuare un traverso su placche rocciose, ripide ma con ottimo grip (circa 60m di lunghezza). Ora si inizia ad arrampicare la lunga cresta lungo i tanti torrioni e diversi saliscendi, sempre tenendo più o meno il filo (talvolta sul lato sx), con divertente arrampicata sempre sul III/IV°, ben proteggibile con cordini su spuntoni o friend. Superata la prima parte di torrioni, segue un tratto quasi pianeggiante in cui si procede quasi camminando, fino a raggiungere la base dell’ultima parte di cresta. Qui occorre superare ancora 3 ripidi salti rocciosi, per lo più su placca, sempre su buona roccia, fino a toccare la vetta. DISCESA: Dalla vetta scendere per la cresta W (quasi subito si incontra un ometto). Disarrampicare alcuni tratti un po’ esposti (II°) fino ad un punto piuttosto esposto e roccioso, a circa metà cresta (presente uno spit). Dopo qualche metro di discesa sul lato N, si rientra sul filo e si trova un cordino per calata, in corrispondenza di un evidente diedro-canale. Con due mezze corde da 30 si raggiunge direttamente la base della cresta, con solo gli ultimi metri su facili placche camminabili; oppure 2 brevi calatine con una sola corda da 30m. Proseguire ora piegando leggermente verso dx e scendere seguendo rarissimi ometti su scomoda e disagevole pietraia, fino a raggiungere poi il sentiero che riporta all’Alpe Vlou. Da qui a ritroso lungo il percorso fatto all’andata. |
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Valutazione itinerario | Ottimo | |||
Commento | Gita molto bella e appagante in un luogo poco frequentato. Il lungo avvicinamento e la cresta altrettanto lunga richiedono un notevole impegno fisico. La roccia è molto buona, anche se in diversi tratti è lichenata, soprattutto per via della bassa frequentazione. Consigliabilissime, dunque, le scarpette lungo tutta la cresta. Lungo tutta la cresta è presente solo un chiodo nelle placche finali e un friend incastrato in un caminetto nella prima parte; è quindi tutta da proteggere, ma essa si presta molto bene ad essere integrata con friend e, grazie ai molti spuntoni presenti, cordini. Il percorso è comunque sempre logico e si svolge per lo più sempre sul filo. Molti tratti aerei ed esposti, molto scenografici! La discesa richiede molta attenzione nei tratti di disarrampicata lungo la cresta W. Calcolare dalle 2h e 30’ alle 3h e 30’ per la cresta, a seconda di quanti tratti si fanno a tiri di corda o in conserva.
FOTO 1: All’attacco della cresta sud. FOTO 2: Le belle placche finali. FOTO 3: La discesa dalla cresta W. |
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Itinerario visto | 47287 volte | |||
Immagini | |
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