Descrizione |
Dal Rif. Berni si scende per alcuni metri e si attraversa il ponte sul torrente. Proseguire a NE verso il pian Bormino e puntare allevidente sella alla base del crestone NW della Punta di Sforzellina (q. 2630m). Abbassarsi nella Valle Dosegł per circa 50m, raggiungendo la lingua del ghiacciaio. Oltrepassare il torrente e salire verso dx un ripido pendio, lasciandosi i crepacci sulla sx), fino al pianoro soprastante. Continuare sulla dx del ghiacciaio, su pendenze ora pił dolci (fin qui stesso itinerario per la Punta San Matteo). A ca. 3150m piegare decisamente a dx (dir. S) e risalire il ripido pendio di 150m di dislivello (35-40°) fino al colle posto sulla cresta SW tra la Punta S. Matteo e il Pizzo di Vallombrina. Risalire gli ultimi metri fino ad una croce di legno, dove termina la parte sci alpinistica. Per raggiungere la vetta vera e propria, occorre proseguire lungo la cresta superando alcuni denti rocciosi con esposti passaggi di II°.
DISCESA: Per lit. di salita fino ad arrivare sopra i pendii morenici alla base del Ghiacciaio, dove cč la cascata. Qui, anziché scendere nella conca sottostante, proseguire mantenendosi pił alti possibile verso W oltrepassando la morena, fino ad una conca. Qui rimettere le pelli e risalire una valletta inizialmente su dolci pendenze, fino ad arrivare al Passo posto lungo la spalla della Punta Sforzellina, a ca. q. 2900m. Tolte le pelli proseguire brevemente verso W aggirando un dosso e poi scendere senza percorso obbligato tra bei pendii e canaletti in direzione del rif. Berni. |