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   GR. BIELENHORN, niedermann anderruthi 1956
Zona  Svizzera - Uri
Partenza  passo Furka (2400m)
Quota attacco  2900 m
Quota arrivo  3200 m
Dislivello  300 m
Difficoltà  TD- / 6a ( 5c obbl. )
Esposizione  Sud-Ovest
Rifugio di appoggio  siedelen hutte 2706
Attrezzatura consigliata  serie completa di friends fino al camalot 2, misure piccole dal metolius 1. eventualmente anche una serie di dadi. diversi cordini, una dozzina di rinvii. corde da 60 non indispensabili ma utili per la discesa. ramponcini a fine stagione.
Orario indicativo 4/5 ore
Periodo consigliato da maggio ad ottobre
Descrizione Si raggiunge il rifugio Siedelen, ottimo trattamento, da cui in 35/40 minuti prima per morena e poi per ghiacciaio la base della parete. Si attacca su una cengia 10 metri sopra la neve, fino qua II, scritta e segno rosso. nella foto 1 si vede l'omino che scende dalla cengia d'attacco sulla neve. attenzione alla crepaccia terminale. spuntone con cordone nel punto migliore, una decina di metri a sinistra del segno rosso alto.
1) 35m 4c passo 5c: in obliquo a destra per la fessura, superando uno strapiombino. uscire a destra su una cengia. sosta comoda.
2) 45m 6a: traversare a sinistra ed entrare nel diedro che si supera con arrampicata molto tecnica, uscendo alla fine a sinistra su una lama che porta alla sosta su un esile cornice.
3) 40m 6a: ignorando i chiodi nel diedro si affronta direttamente la placca (foto 2) e dopo alcuni metri si va in obliquo a sinistra fin sotto uno strapiombino. lo si supera dove risulta meglio per la propria altezza salendo poi la placca successiva da cui si traversa a destra rientrando nel diedro dove finisce lo strapiombo. superare la fessura soprastante arrivando ad una piazzola con una vecchia sosta, possibile se attrito. superare il diedro soprastante uscendo per lo spigolo di destra (spit) ignorando il chiodo in alto. si esce su una comoda piazzola si sosta.
4) 50m 4b: superare le placche facili sulla sinistra della sosta, diedrino 2 spit, poi diritti per un lungo tratto facile superando alla fine una fessura strapiombante con un fix che permette di raggiungere un sistema di cengie che si sale leggermente sulla destra facilmente. tratto poco evidente, diverse vie si incrociano e si vedono spit e chiodi un poco dappertutto.
5) 40m 5a: dalla sosta in leggera diagonale a sinistra sulla verticale dei tettini. non prendere la rampa facile sullo spigolo ma subito a destra. salire tenendo la destra delle lame fino alla sosta.
6) 35m 5b: salire il camino soprastante, verticale ma appigliato fino all'altezza di una evidente cengia a sinistra. ignorare il chiodo a destra dello spit, itinerario originale ora non frequentato e sprotetto, e traversare a sinistra montando con un passo difficile in cengia. traversare ora facilmente in cengia fino alla sosta.
7) 30m 6a: salire la fessura a sinistra della sosta uscendo su una cengia che si segue a sinistra fino ad un grosso masso. salire sopra il masso e continuare per il diedrino superando uno strapiombo da cui si esce a destra fino alla sosta su una cengietta. (qua arriva l'itinerario originale per il diedro di destra VI-?)
8) 45m 5a: salire la fessura rampa obliqua a sinistra con bella arrampicata superando alla fine uno strapiombino insidioso. sosta su terrazza detritica. libro di via.
9) 35m 5c: traversare a sinistra per cengia e salire sul versante Nord (neve ad inizio stagione) per fessure e strapiombini atletici fino in cima al pinnacolo sommitale.

Proseguire in cresta e in vetta e` una soluzione lunga e non banale che costringe a portarsi dietro la roba da neve (sconsigliata).

Discesa: poco sotto il pinnacolo si reperisce la prima sosta a spit di una via moderna. Scendere in corda doppia per questa (varie soste/vie possibili) fino alla grande cengia mediana dove si riprende la linea di salita fino alla base. Con l'ultima doppia conviene recuperare gli scarponi e saltare la terminale atterrando sul ghiacciaio. 7-8 doppie secondo le soste che si prendono.
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento  Splendida via su granito eccezionale. La via è riattrezzata a fix nelle soste e sui tiri. Continuità di arrampicata e varietà di passaggi. Si integra quasi sempre molto bene con le protezioni veloci. Proteggibilità finale RS2. I cunei di legno usati per la prima salita sono ormai inutilizzabili. Il diedro del secondo tiro è di una perfezione unica. Per gli amanti del granito svizzero Uri doc e` da fare assolutamente.
Itinerario visto  48627 volte
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